Domani sarebbe stato il giorno. Se ne era parlato, anche se noi non avevamo ancora affrontato l’argomento. Scadono i termini per la presentazione delle liste in vista delle elezioni provinciali del 6 novembre. Tra queste avrebbe dovuto esserci Cremona Partecipata una lista di stampo quasi del tutto cremasco, vicina ai rifondaroli ma civica, di certo di rottura è assai interessante. C’era tutto, nomi, simbolo, idee. Il regista di tale operazione era il buon Beppe Bettenzoli, che figuriamoci se riesce a rimanere fermo come da un po’ va dicendo. Dentro nomi vari ma sicuramente particolari. Il più mediatico, visto che da quando è passato dall’altra parte della barricata, da giornalista a sindaco di rottura, una ne fa cento ne pensa era quello di Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco. Ma poi c’erano dentro come detto molti cremaschi, Matteo Bussi da Montodine, Enrico Duranti da Sergnano, Lucia Piloni da Crema, Andrea Serena da Pianengo, Martino Todaro da Romanengo è un paio di cremonesi, per la precisione Maria Grazia Bonfante, sindaco di Vescovato e Luisa Pea da Bordolano. Ma la lista non si fa, è stata affondata. Lo avevamo subodorato durante un interessante aperitivo che ci ha dato anche altre notizie sullo stato dei rifondaroli pre congresso, che metteremo in circolo domani, per ora cerchiamo di capire che diavolo è successo alla lista. Chiamiamo il buon Grassi, che di solito con noi non è parco di parole. Lo troviamo un po’ silenzioso . Ma ci racconta quanto segue.
«Due giorni fa mi ha telefonato Beppe Bettenzoli, che si era speso molto per il progetto. Assai amareggiato mi ha comunicato che la lista civica provinciale non si presentava più perché un militante di Rifondazione ha sollevato la questione che tra i candidati ce ne era uno di centro destra e quindi risultava impossibile sostenerla e che comunque occorrevano anche firme del centrodestra per presentarla. Che il problema è stato portato dal segretario regionale il quale avrebbe decretato pollice verso. Per i dettagli bisogna rivolgersi a Rifondazione. Dimenticavo, l’appestato sarei stato io. Non so altro. Mi chiedo perchè lo Dzeržinskij cremasco non abbia denunciato all’inizio l’onta che Rifondazione avrebbe subito nel sostenere la una candidatura con un reprobo. Pazienza sopravvivo lo stesso. Ho scoperto di essere di centrodestra, spero e mi auguro che quelli di centro destra non si offendano di avermi arruolato tra le loro truppe. E una caratteristica di me che non conoscevo. Sarei curioso di sapere chi è di sinistra o di centrosinistra. Ops,altra dimenticanza: un consigliere comunale eletto con la mia lista proviene da Rifondazione. Ringrazio comunque Bettenzoli e gli altri membri di Rifondazione che hanno appoggiato il progetto. Spiace che non si siano accorti di essersi alleati con uno sindaco di centrodestra. Ma auguro che il Dzeržinskij della repubblica del Tortello li perdoni».
Emanuele Mandelli