E se prima o poi, magari poi, Fabio Bergamaschi diventasse sindaco?

E se prima o poi, magari poi, Fabio Bergamaschi diventasse sindaco?

Faccia pulita da bravo ragazzo. La giusta dose d’umiltà. Intelligenza vispa e mente svelta. Massima disponibilità e correttezza (non fa demagogia, populismo elettorale e promesse avventate). Educazione sana e d’altri tempi. Passione e preparazione al livello giusto. Massimo rispetto per i colleghi di maggioranza ed opposizione che siano. Voglia d’apparire quanto basta, ma nella giusta misura. Queste, ma tante altre ancora le caratteristiche principali dell’assessore, volto emergente e pensante della giunta Stefania Bonaldi (feeling massimo, corretto e leale tra i due) Fabio Bergamaschi, politico trasversale (garba a destra, al centro e a sinistra), moderno, innovatore e gradevolmente (mai banali e volgari i sui commenti sui vari social forum) tecnologico.

Insomma, Bergamaschi ha le carte in regola, magari tra sette anni per provare a diventare il sindaco di Crema, città che ama, rispetta, vive con passione e partecipazione leale. Sono i volti propositivi, belli (non guasta mai un poco di bellezza apparente accompagnata a quella sostanziale) e come quelli del buon Fabio (potenzialmente potrebbe diventare pure un buon parlamentare) che ci fanno, seppur a fatica, appassionare nuovamente alla cosa politica. E chissà, magari qualora la Bonaldi decidesse (ma i giochi, anche giustamente, parrebbero stavolta già fatti) di non ricandidarsi…

Stefano Mauri

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