Era una giornata festosa sulle gloriosi nevi dell’Agripontino. Fiera e imponente sugli attrezzi di scivolamento sulla neve il nostro valoroso sindaco Stefania Bonaldi era impegnata in una giornata di ricreazione e ordine famigliare. Ma quando scorgeva lungo la distesa innevata un plenipotenziario delle gloriose colonie Italiche Abissine in impedimento a seguitò della poca consapevolezza sul manto nevoso si approssimava per concedere soccorso.
Purtroppo un’infame sporgenza provocava una plastica caduta per l’eroico amministratore della città che si procurava così la lacerazione di un legamento. Prognosi infausta per lei emessa dal luminare accorso sulla nell’arena nevosa. Per qualche settimana sarà limitata nel guidare il nostro straordinario comune dall’imposizione di due stampelle di sostegno.
Ma siamo sicuri che come fece il valoroso Enrico Toti il 6 agosto del 1916 saprà lanciare la gruccia oltre l’ostacolo urlando il suo: “Nun moro io”, baciando il gonfalone dellà nostra gloriosa città. A lei vanno i più sentiti e fervidi auguri di pronto ristabilimento dall’istituto SurrurLuce.
Alabardo Cingolini