In due nella quattro giorni del Mercato Europeo abbiamo speso 87 euro. Un piccolo gruzzoletto di soldini che se ne va da Crema. E va bene si può condividere la preoccupazione di chi dice: i nostri commercianti boccheggiano e gli facciamo concorrenza con questa manifestazioni. Davvero? Mi viene da fare lo stesso ragionamento che faccio quando ci si lamenta per le festa di partito, degli oratori, delle manifestazioni varie.
Qualsiasi cosa fa concorrenza sleale. Mi chiedo però quanto di quelli che in questi 4 giorni hanno affollato gli stand che si trovavano nelle tre piazze centrali della città avrebbero speso gli stessi soldi in esercizi pubblici locali. Ad esempio: domenica a pranzo c’era davvero tanta gente in piazza a magiare. Provate a venire a pranzo la domenica a mezzogiorno a Crema. Non dico sia impossibile ma quasi.
Le proposte sono veramente poche e davvero poco attraenti, e soprattutto economiche. Domenica si poteva pranzare nella bella cornice di piazza Istria e Dalmazia o Treno Trieste con una decina di euro a testa. Con quei soldi non mangi neppure una pizza al trancio con una birra. Bello vedere vissuto e animato il mercato Austroungarico con i tavoloni da festa della birra disposti sotto le sue volte.
E poi. Ma questa manifestazione non era una proposta di Confesercenti? E allora perché poi gli esercenti si lamentano? A gia ci sono tremila associazioni di categoria. A sto giro si saranno lamentati quelli delle altre. Tre settimane fa c’era la festa del vino di Confcommercio, poi le notti colorate di Ascom e Aviscom. Di volta in volta ci si lamenta e si gioisce.
A cremaschi sicuro piace un po’ di vitalità in città. E poi, rivolto agli esercenti, ma avere un sacco di persone in più in Crema non porta un po’ di ossigeno anche al commercio? Si va bene. Magari non ai ristoranti, che comunque la domenica non sono mai full direi. Ma al negoziante di abbigliamento? Alla libreria?
Boh…. Intanto questa settimana dieta. Ho mangiato decisamente troppo in questa 4 giorni.
Emanuele Mandelli