Avevo presentato, giusto solo con un tocco di ironia, la serata del 27 gennaio organizzata dal Popolo della Famiglia di Crema, che vedrà l’arrivo nella città giocattolo di Povia. Poi domenica sera su Facebook sono incappato in un post dell’assessore Matteo Piloni che riporta una delle tante dichiarazioni contro i gay del cantautore stigmatizzando la presenza a Crema di un personaggio tanto controverso. Sono intervenuto in maniera ironica nella discussione, qualcuno ad esempio si chiedeva chi fosse questo Povia, dichiarando che il 27 gennaio sarei stato presente alla manifestazione per curiosità.
Alla fine Povia è uno dei fenomeni del web italiano per le migliaia di discussioni che genera. Un fenomeno come ce ne sono tanti, per me equiparabile per le sue posizioni davvero particolari a che so a quella del complottista per eccellenza Rosario Marcianò, uno che per dire recentemente si è preso una denuncia da parte dei genitori di Valeria Solesin, la ragazza italiana morta negli attentati di Parigi, perché continua a sostenere che quegli attentati sono un falso dei poteri forti e che Valeria non esiste, oppure che è viva.
Questo tipo di fenomeni ha dato vita al personaggio esilarante di Napalm 51, la caricatura di Maurizio Crozza, l’haters per eccellenza, il complottista in pantofole che vede marcio dappertutto. Nella discussione scatenata da Matteo Piloni sono stato invitato da Flavio Rozza, uno degli organizzatori e rappresentante dei pidieffini a Crema, a non partecipare con queste parole: “la serata è gratuita e pare che verrà molta gente ed i posti sono limitati. Suggerisco di lasciare spazio alle persone realmente interessate”.
Detto che essere interessati ad un evento non vuol dire per forza condividere le posizioni, da blogger e osservatore degli eventi cittadini rivendico il diritto a partecipare e raccontare quello che verrà detto e succederà in quella serata. Ma credo che saranno in molti a essere curiosi e presenti. Ma perché?
In molti si ricordano di Povia solo per l’innocua vittoria a Sanremo del 2006 e per la canzoncina diventata un evergreen del trash musicale italico I bambini fanno ohhh. Ma già con la sua susseguente partecipazione a Sanremo Povia ha mostrato il suo lato controverso. Il pezzo Luca era gay infatti apriva a parecchi interrogativi. Nonostante le varie smentite infatti la canzone racconta la storia di Luca Di Tolve ex gay “convertito” che ora tiene corsi per “guarire” i gay. Leggetevi il reportage fatto da Repubblica per questa storia.
Povia però è anche tanto altro. La sua ultima canzone Chi comanda il mondo è un dichiarato attacco al NWO. E di grazia cosa sarebbe il NWO? Il punto centrale della teoria del complotto massonico del nuovo ordine mondiale. Un polpettone degno dei peggiori film di spionaggio che mette assieme massoneria, sionismo ma anche ipotesi davvero “suggestive”, che vanno dalla presenza dei Rettiliani nelle postazioni di comando del mondo (per chi non lo sapesse i rettiliani, o uomini rettile, sarebbero degli extraterrestri). Ma poi ci sono dentro anche i Grigi di Zeta Reticuli, presenti tra i miti della teoria complottistica del Movimento Raeliano.
Avete già mal di testa? Sono tonnellate le cose da leggere e vanno in direzioni davvero diverse una dall’altra. E non sono certo facili da seguire, o da rappresentare in una canzone. Ma credo che bastino alcuni passaggi del testo di questa ultima controversa canzone per farci capire di che personaggio si tratti.
Per leggere tutto il testo clicca QUI.
Nel pezzo il cantante denuncia una dittatura peggio di quella nazista, attacca i trattati come quello di Maastricht, invita ad uscire dall’Euro, parla degli attacchi a Israele. QUI una interpretazione del brano passaggio per passaggio. Insomma un movimento politico, che come sottolinea Matteo Piloni, candiderà un suo rappresentate al ruolo di sindaco della città (a Roma Adinolfi ha preso lo 0,6 per cento, vediamo a Crema se faranno meglio) sceglie di farsi rappresentare da un complottista omofobo. Va bene ognuno si sceglie le proprie guide culturali ma non incazzatevi se a una serata del genere avrete una percentuale di osservatori curiosi… direi che è fisiologico.
Emanuele Mandelli