Varchi a sorpresa e Grassi da ex giornalista si incazza, “potevano almeno non farcelo sapere dalla stampa”

Varchi a sorpresa e Grassi da ex giornalista si incazza, “potevano almeno non farcelo sapere dalla stampa”

«Sui varchi elettronici qualcuno ha venduto la pelle dell’orso ancora prima di uccidere l’orso. Ho letto su Mondo Padano,  al quale va dato atto di avere dei buoni informatori,  che il progetto prevede 59  varchi e una ‘tassa’ per abitante di 1,5 euro l’anno. Ora ricordo che nell’assemblea dei sindaci di Scrp del 13 novembre 2014 non era stata approvata nessuna delibera che assegnasse a Scrp  il progetto definitivo, anche se la proposta era stata fatta.  In quell’occasione,l’assemblea aveva affidato a Scrp semplicemente l’incarico di approfondire  la questione con la precisazione che il costo  di questo mandato esplorativo rimanesse nei limiti di spesa molto contenuti.

A parlare e Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco, ex caporedattore de La Provincia. Un doppio colpo quello di avere appreso una notizia che riguarda anche lui in questo modo. Non è contentissimo….

Ma come era nata la vicenda varchi elettronici?

Durante quell’assemblea venne distribuita una brochure prodotta dal Consorzio.it, braccio operativo di Scr, che prevedeva per l’intero territorio 20 varchi elettronici, 5 dei quali su Crema. Ora se verrà confermata la cifra di 59 varchi, mi chiedo per quale motivo sia più che raddoppiata rispetto a quattordici mesi fa. Eppure il territorio cremasco è sempre lo stesso.

E poi cosa è cambiato?

Detto questo: per quale motivo  i sindaci, esclusi i pochi privilegiati unti dal signore, devono apprendere queste notizie dalla stampa? Circola inoltre la voce che l’installazione dei varchi sarà pagata con i soldi introitati con la quota che spetta a Scrp per la vendita del 51 per cento di Lgh ad A2A. Io andrei molto cauto. Saranno i sindaci a decidere come utilizzare questi soldi.  Possono decidere di incassarli, ognuno per la quota spettante al proprio comune  e spenderli in base alle proprie esigenze. Oppure lasciare che Scrp li gestisca.  Nel caso di quest’ultima decisione sorge una altro dilemma: per fare cosa? Non è detto che i sindaci decidano per i varchi elettronici.

Solo un problema di comunicazione?

Per i sindaci è tempo di dire basta alle informazioni apprese dalla stampa, la quale non ha colpe. Svolge il proprio lavoro. Se nessuno fornisce le informazioni, la stampa non scrive di 59 varchi e una ‘tassa’ annua di 1,5 euro per abitante.  E nessuno ha smentito questi numeri. Dopo avere letto l’articolo ho verificato io stesso da fonte certa e ho avuto la conferma dell’1,5 euro per abitante e di un varco per comune che non sono 59 ma poco meno, sempre che per Crema e qualche altro comune più grande ne sia previsto uno solo, ma dubito.

Ma dopo l’uscita della notizia che è successo tra voi sindaci?

Mette tenerezza la lettera inviata ieri pomeriggio da Scrp ai sindaci con la quale si cerca di porre una pezza alla fuga di notizie, ma di fatto non si smentisce un bel nulla. La lettera precisa solamente che ‘da una prima lettura  ci pare che le informazioni riportate non siano tratte da documenti tecnici della società, ma siano informazioni in parte già superate  dallo sviluppo del progetto in corso’. Ora non è necessario che le informazioni siano tratte da documenti: qualcuno le ha riferite e non per questo sono meno vere. In parte già superate? Quale parte. Per cortesia le smentite non si fanno in questo modo. Non resta che aspettare che Scrp faccia la seconda lettura e precisi meglio.

Ma è solo un problema di comunciazione o credi che sia sbagliato qualcosa nel sistema?

Colgo l’occasione per ricordare un altro problema non legato ai varchi, ma riguardante il Comitato ristretto di Scrp. Da mesi sostengo che  non funziona, o meglio funziona, ma non per il motivo per il quale è stato creato.  E’ da sopprimere perche non svolge il ruolo di cinghia di trasmissione tra consiglio di amministrazione di Scrp e sindaci-soci, ruolo, appunto,  che gli compete. E’ previsto dallo statuto? Bene si cambi lo statuto. Potrebbe benissimo essere sostituito dall’Area omogenea. Credo che sia il  momento di cambiare metodo. E ‘ il momento di una maggiore partecipazione. E’ ora di dire basta al Comitato ristretto  di Scrp, un bonsai di Club di Bilderberg, che decide la linea di Scrp. Nulla di gravissimo  ma, ripeto, sicuramente non è questa la  funzione  rispondente al ruolo per il quale il Comitato ristretto è stato costituito.  

Emanuele Mandelli

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