Di solito quando vi parlo di cammino, mi soffermo sempre sull’aspetto tecnico/sensoriale, ma un camminatore sa molto bene che uno degli aspetti più affascinanti nell’immergersi nei lunghi passi, è: la contemplazione. Vi è un momento in cui presi dalla fatica, dal piacere, dalla curiosità e\o dai pensieri, iniziano a germogliare nella testa ragionamenti e riflessioni, su di se e su ciò che ti circonda e sulla natura dell’uomo e delle cose. Ecco il cammino di Francesco affrontato da me e compagni, ti pone subito innanzi la vita di un uomo, al di la del contesto religioso, un uomo che ha saputo conciliare momenti per stare insieme ad altri, con momenti di solitudine e contemplazione.
Un uomo che aveva capito che la più grande forza era nell’animo e non nelle sue vesti, quasi a testimoniare quella che ad oggi è la realtà della nostra società, dove noi, con il cammino andiamo a ricercare le nostre nudità interiori. Il cammino di Francesco offre l’opportunità di immergersi immediatamente nella riflessione, mentre si apprezza passo dopo passo principalmente l’umbria fatta di molte salite e molte discese.
Il cammino di per se è molto bello, molto nel verde e presenta delle varianti, che non tutti i libri riportano, di sentiero notevoli. Ma in alcuni casi alcuni segnali ‘UFFICIALI’ sviano è bisogna stare molto attenti. Molte le città di pregevole STORIA ma qui l’italia sappiamo che è un campo dorato : San Sepolcro, Città di Castello, Pietralunga, Gubbio e Assisi, per citarne alcune. I pensieri che scaturisce tale percorso, relativi all’animo dell uomo è al suo ruolo, mi inducono a consigliarvelo, per un periodo di tempo da voi scelto che di sicuro apprezzerete.
Buon cammino a tutti.
Leonardo Del Priore