Il ragionamento è semplice: ma se siamo sicuri che i cittadini lo vogliano allora chiediamoglielo. Non è una provocazione ma una richiesta fatta regolamento alla mano quella che il Comitato Cremasco No Moschea affida prima ad un post su Facebook e poi ad una mail inviata al sindaco e ai 24 consiglieri comunali. Il ragionamento è semplice.
Stando agli articoli 36 e 39 dello Statuto comunale “Il Comune, allo scopo di realizzare la partecipazione popolare all’azione dell’Amministrazione” può usare vari mezzi, tra cui il Consiglio Comunale Aperto, che si può convocare, “In presenza di particolari ragioni sociali o politiche”. Lo può convocare il sindaco, la conferenza dei capigruppo, la giunta, un terzo dei consiglieri assegnati, un numero di cittadini elettori pari a 1.000. La pagina Facebook del comitato ha 1852 like. Quindi potenzialmente ne avrebbe la forza.
“Aprire le porte del parlamento cremasco ai cittadini, dare loro la possibilità di esprimere il proprio pensiero su una questione che troppi vorrebbero derubricare a semplice pratica amministrativa. Come potete leggere possono richiederne la convocazione, oltre ai rappresenti che abbiamo eletto due anni orsono, anche 1.000 cittadini. Stando al numero di Like di questa pagina non sarebbe un problema raggiungere tale soglia, ma questa opzione allungherebbe di molto i tempi col rischio che tutto sia deciso nel mentre”.
Quindi… sarebbe sensato dare la parola ai cittadini. Se diranno: ok, nessun problema, la questione sarà chiusa definitivamente…