Don Lorenzo Roncali, attualmente impegnato in quel di Roma per un master universitario, per quasi 4 anni ha prestato servizio presso il centro San Luigi, posto questo letteralmente rivitalizzato dall’opera del vulcanico don, abile a trasformarlo in un posto vivo e frizzante d’aggregazione giovanile. Il sacerdote studente, con noi e con la redazione di MondoPadano ha scambiato quattro chiacchiere.

Ti manca Crema?

Grazie ai moderni strumenti di comunicazione, vale a dire Facebook, telefonini, sms, mail e WhatsApp sento quotidianamente amici e giovani cremaschi.

Sei tornato a interagire con l’emittente telefonica Rtl 102.5?

Ancora non ho avuto modo di parlare in radio, ma prima o poi tornerò a farlo.

Hai scelto tu di tornare a studiare?

E’ stato il vescovo Monsignor Oscar Cantoni a propormi l’eventualità, io ho accettato. Le sfide della vita vanno affrontata con serena gioia.

Hai già incontrato il Santo Padre Papa Francesco?

Per il momento no, ma spero di farlo presto.

L’avvento di Papa Francesco ha donato nuova energia alla Chiesa…

Indubbiamente si la sua figura attira attenzione globale.

Il San Luigi con te era ritornato agli antichi splendori: i giovani avevano trovato un punto di riferimento prezioso, sbaglio o anche l’agenzia SLU (organizzazione di eventi) era nata sotto la tua opera sacerdotale?

Si SLU arriva proprio da San Luigi poi adesso ha presto altre strade.

La testa di don Lorenzo è dunque a Roma, ma il cuore è a Crema.

Ecco sarebbe bello se il centro San Luigi, anche adesso che il propositivo Lorenzo non c’è più, oltre ad ospitare i lavori della Pastorale Giovanile restasse un faro prezioso per i giovani di Crema e hinterland. Ma questa è un’altra storia.  

Stefano Mauri

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