Ebbene si, siamo al terzo tentativo, ci aveva provato Michele Soavi nel 1994 con il suo Dellamorte dellamore, ispirato al personaggio di Dylan Dog ma non del tutto coerente con il fumetto, noi trentenni però ricordiamo ancora molto bene il topless di Anna Falchi, erano anni in cui l’ormone la faceva da padrone. Sedici anni dopo è stata la volta di Kevin Munroe che ha provato a portare l’indagatore dell’incubo a Hollywood, giudizio: americanata totale.
Ma in questo 2014 arrivano Claudio Di Biagio e Luca Vecchi, prodotti da i The Jackal, finanziati dai loro fan, con Vittima degli eventi e hanno la meglio sulle pellicole sopraccitate, un film di 50 minuti in cui si ritrovano un po’ tutti i cliché del personaggio creato da Sclavi: il galeone in perenne costruzione, il clarinetto, il soprannome di Old boy dato dall’ispettore Bloch (interpretato da un bravissimo Alessandro Haber) alle pessime battute di Groucho.
Forse proprio Groucho è il personaggio più riuscito del film, riesce a darti le medesime sensazioni di quando sfogli il fumetto, degna di nota anche Milena Vukotic (come non ricordare Pina , la moglie del fantomatico ragionier Fantozzi) nei panni di madame Trelkowsky. Valerio di Benedetto nel ruolo del protagonista spicca sicuramente per attitudine e fascino, ma purtroppo ha una voce cosi rotonda e “romana” che non riesce a convincere del tutto. Ma magari è solo colpa mia, in tutti i numeri che ho letto mi sono sempre immaginato Dylan con una timbrica profonda e sussurrata. La trama è ottima, 50 minuti volano, la fotografia è moderna e incanta nelle scene più scure del film.
Se stasera non avete nulla da fare ..non andate al cinema..aprite Youtube.
Andrea Spinelli