Il cremasco Maurizio Vecchia è stato premiato nei giorni scorsi a Salerno all’interno del premio nazionale Passione Verde, concorso indetto dall’associazione A.Di.P.A. Campania al fine di promuovere la cultura del giardino, del giardinaggio e del collezionismo botanico e incentivare, in Italia, la conoscenza del mondo vegetale e le attività ad esso connesse.

Vecchia, originario di Trigolo, è titolare dell’unica collezione Italiana di Passiflore (Collezione nazionale) riconosciuta dalla Società Botanica Italiana. Colleziona Passiflore, rare e rarissime. Ne coltiva circa 350 varietà, a queste si aggiungono le circa 60 varietà da lui create, tra cui le famose ‘Guglielmo Betto’, ‘Fata Confetto’, ‘Lucchese’, ‘Caprice’, ‘Clara Luna’, ‘Vivacemente’ e ‘Manta’ che sono ormai presenti in collezioni sparse nei vari continenti.

Alla passione unisce l’interesse per le per le piante rare e insolite la cui acclimatazione la sperimenta direttamente nel suo giardino. Oltre alla serra riscaldata, il giardino ospita piante rare per i nostri climi, comprendenti alberi, arbusti, succulente, erbacee perenni e bulbose. Parte di esse provengono direttamente dalle foreste del Brasile, della Guyana Francese, mete dei suoi viaggi di ricerca e studio e da semi provenienti da corrispondenti di tutto il mondo, tra cui rare passiflore arboree e alcuni filodendri provenienti dalla foresta equatoriale.

Un vero giardino botanico che non manca di far visitare a chiunque ne faccia richiesta. Ha scritto numerosi articoli pubblicati sulla rivista Giardini. Insieme a John Vanderplank ha costituito un erbario di passiflore della Guyana Francese che è stato donato ai Kew Gardens di Londra con i quali intrattiene scambi di passiflore e di altre piante rare. Partecipa a convegni e meeting sulle passiflore, in Italia e in Europa, ed è stato invitato, in numerose sedi italiane, a parlare di passiflore, della loro coltivazione e della loro bellezza. Si è anche specializzato nella fotografia botanica per documentare al meglio i progressi delle sue collezioni.

Il premio ha l’intento, pertanto, di dare rilievo a quelle persone che con passione e con abilità sono riuscite a coltivare piante di particolare bellezza e rarità, a trasformare, mediante i vegetali, luoghi trascurati e/o degradati o a dedicarsi alla divulgazione di conoscenze legate al mondo del giardino e del giardinaggio.

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