Gennaio al San Domenico quest’anno si chiude regalandoci uno spettacolo dal fascino magnetico per i suoi cinque secoli di storia gloriosa e per essere la migliore commedia del Rinascimento.  –  Il lavoro è basato sull’intreccio di intrighi maliziosi, equivoci, raggiri, beffe, inganni e travestimenti che lo rendono davvero divertente. Il titolo è il nome  di una portentosa radice dagli effetti inaspettati: MANDRAGOLA.

La trama è estremamente articolata, ma semplice, prevedibile e piena di sorprese, e si presenta come un’efficace macchina teatrale, capace di catturare l’attenzione dello spettatore fino alla fine. –  I personaggi sono otto: cinque uomini e tre donne, ben distribuiti nelle classi sociali, e si muovono pensando più alla utilità dei mezzi che alla moralità dei fini.  –

Callimaco, giovane innamorato di Lucrezia, appartenente all’alta borghesia. Siro, servo di Callimaco, rappresentante del popolino asservito e insoddisfatto della propria condizione sociale. Ligurio, consigliere di Callimaco, delle classi artigiane. Messer Nicia, marito di Lucrezia, di famiglia ricca di vecchia data. Sostrata madre di Lucrezia e un’altra donna, sono le quote rosa della commedia.

Fra Timoteo, confessore di Lucrezia, esponente della Chiesa. Lucrezia, l’oggetto del desiderio. –  Come si vede i personaggi rappresentano l’intera società fiorentina dell’epoca con i suoi vizi e le sue (rare) virtù. –  Lo stile del linguaggio: lo si può definire aulico, ma anche quotidiano, in quanto troviamo sia l’uso di un linguaggio colto, quale il latino, sia l’uso del dialetto, quale l’illustre vernacolo fiorentino.

Va sottolineato un particolare importante: la prosa di Machiavelli, tagliente nella sua sobrietà, è di una bellezza senza eguali e assolutamente godibile. Lo spettacolo scorre veloce per il ritmo incalzante e avvincente che lo governa e se ne esce  pienamente soddisfatti.  –

I nomi degli attori: Jurij Ferrini, attore e regista, Davide Lorino, Alberto Giusta, Antonio Zavatteri, Marco Zanutto, Roberto Serpi, Wilma Sciutto. Musiche originali di Andrea Ceccon. Bozzetti di scena  di Enrico Francescon. L’appuntamento è per sabato 31 gennaio alle ore 21 al Teatro San Domenico di Crema.

Eva Mai

(Visited 148 times, 5 visits today)