Red Ronnie è sulla cresta dell’onda, o meglio sul pezzo da una vita e ha fatto (e per certi versi la fa tuttore) la storia della televisione italiana ideando e presentando programmi musicali, culturali ed eventi. Il suo Roxy Bar? Il programma trasmesso da VideoMusic, diventata poi TMC2, nella memoria di chi lo ha vissuto ha lasciato tracce indelebili, vincendo per tre anni consecutivi il Telegatto. Dallo scorso ottobre, la mitica striscia musicale del vulcanico Red, nata vale la pena ricordarlo come punto d’incontro tra i giovani e i loro idoli musicali, è visibile in tutto il mondo su Roxy Bar Tv, sulla rivoluzionaria piattaforma Streamit.twww. Abbiamo fatto due chiacchiere con lui.

Come è cambiata la televisione in questi anni?

E’ peggiorata in tutto, non ci sono i contenuti, non la guardano più, insomma la Tv è morta, salvo qualche eccezione.

In che senso?

Chi pensa con la testa propria, i giovani che hanno voglia di fare e che si sbattono per un qualcosa non guardano più la televisione.

Hai proposto qualche nuovo programma o format?

Io faccio televisione solo che sono nel futuro con internet e Roxy Bar Tv. Vanto ascolti buonissimi e non lo dico tanto per dire. Ho pure sfatato un mito, dati alla mano posso tranquillamente dire che, nel mio caso, in rete funzionano e hanno consenso pure i cosiddetti programmi lunghi.

Quindi internet sostituirà la televisione?

Lo sta già facendo: io non sono il cambiamento, soltanto ne faccio parte. Pensate per esempio a quante cose sono sparite con l’avvento dei telefonini. Il futuro fa il suo corso.

Hai fatto anche politica nel recente passato, non ti mancano gli ambienti politici?

Non ho fatto politica, ero soltanto vicino, collaborando al suo fianco, a un’amica: Letizia Moratti. Detesto la politica, amo la gente che fa.

L’Expo ormai alle porte è un’occasione per Milano?

Io ho partecipato alla campagna, vincendola, per portare l’Expo alla Milano e ti dico una cosa: a bruciapelo ricordi lo slogan della rassegna che inizierà a maggio?

No, ricordo solo le tematiche generali.

Ecco vedi manca incisività in tal senso e poi non c’è più la Moratti, lei che oltre a essere il sindaco di Milano era il Commissario per l’Expo. Ci fosse stata ancora lei che non era per niente malleabile forse certe brutte storie e la corruzione nell’appaltare i cantieri dell’Expo non ci sarebbero stati.

La musica è il tuo mondo: che ne pensi dei vari reality show musicali?

Grido, in buona compagnia di altri: salviamo la musica, aboliamo i reality.

Seguirai il prossimo Festival di Sanremo?

Lo seguirò su e via Twitter.

Chi vincerà Sanremo?

Non me ne frega nulla.

Stefano Mauri

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