Tre uffici che chiuderanno in provicia e altri 26 ad orario ridotto. La questione arriva in Parlamento con una interrogazione dell’onorevole di Sel Franco Bordo:

Oggi ho depositato l’allegata  interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo Economico in merito alla notizia che in provincia di Cremona le Poste hanno deciso la chiusura di 3 uffici postali e la riduzione di orari e giorni di apertura di altri 26 uffici. Questo provvedimento deciso da Poste Italiane senza alcun confronto con gli Enti Locali e alcuna considerazione dell’impatto sociale e dei disagi che causerà ai cittadini, specialmente ai più anziani è inaccettabile.  Un piano di chiusure e riduzione di servizi che risulta essere ancora più indigesto da parte di una azienda pubblica che registra importanti utili e profitti e che pare intenzionata con questa scelta ad aumentare la sua appetibilità finanziaria in vista della quotazione in Borsa, senza tenere in alcun conto le ricadute che queste scelte avranno sui servizi ai cittadini. Il Governo chiarisca se dopo aver autorizzato con la Legge di Stabilità le Poste a consegnare la posta solo quando lo ritengono economicamente vantaggioso, ora condivida anche questa massiccia riduzione della presenza territoriale di un servizio essenziale come quello postale.

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