La Triade del calcio per eccellenza era, è e rimane, anche se ormai non fa più tendenza, quella juventina composta da Luciano Moggi, Roberto Bettega e Antonio Giraudo. Adesso, sostenuti da vecchie volpi calcistiche (tra le quali Galliani, Preziosi e Urbano Cairo) è tempo dei Tre Magi del (o nel fate voi) Pallone, ovvero del terzetto composto dai calciofili Tavecchio (presidente della Federcalcio), Lotito (Boss della Lazio e della Salernitana) e Mario Macalli (vicepresidente federale e patron della Lega Pro).

Lunedì prossimo 16 febbraio però, il cremasco d’adozione Macalli è atteso da un’importante, si annuncia un clima infuocato dopo la mancata approvazione del bilancio dello scorso dicembre, riunione con gli affiliati al suo ente calcistico. Ad onor del vero un gruppo di presidenti dissidenti, in rotta di collisione con la gestione Macalli ha già fatto intendere che diserterà l’appuntamento; alla finestra, Gravina e Ghirelli, vale a dire gli antagonisti storici dell’ex dirigente della Pergolettese (ma resta un tifoso del sodalizio rivierascocremasco “inventato” nel 2012 da Cesare Fogliazza), pronti a tornare in gioco (gradirebbero prendere il posto della Macalli’s Governance) osserveranno comunque con attenzione l’esito del meeting calcistico.

E con loro, seppur con motivazione diverse, pure Lotito & Tavecchio seguiranno l’evolversi della vicenda. Già ma cosa farà lunedì il Ragioniere (e Leone) del Football Mario Macalli (la Gazzetta dello Sport e altri media non sono proprio dalla sua parte): lascerà, raddoppierà o rinvierà la battaglia. Lo scopriremo vivendo, tra denuncie, voci, rumors e sospetti.

 

Stefano Mauri  

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