Avevano avvisato più volte e in anticipo Scrp e Sindaci che il bando per l’assegnazione del nuovo canile non sarebbe andato a buon fine”, il comunicato dell’Associazione Randagi Si diventa è duro, “non hanno voluto credere alle nostre osservazioni nonostante fossimo come , volontari e dipendenti, gli attuali gestori del canile e comprendevamo a pieno tutti i paletti che avrebbero ostacolato qualsiasi associazione a partecipare alla gara, come abbiamo fatto noi di Randagi si diventa – onlus” .

Poco fa, alle 16.00, si è tenuta nella sede dell’associazione in via Tensini, una conferenza stampa per spiegare la situazione.  “Abbiamo scritto e incontrando Sindaci e presidenza SCRP allertandoli delle difficoltà economiche e gestionali del bando. Così è accaduto che l’unica associazione partecipante alla gara si è ritirata come era normale che lo fosse di fronte ad un bando improponibile. Ora Scrp si vede nuovamente costretta dai Sindaci ad affidare provvisoriamente la gestione del canile ad un soggetto privato senza la minima esperienza di gestione dei canili rifugio creando un pasticcio ancora più grande ed un conflitto di interessi conclamato”.

Alvaro Dellera, presidente dell’associazione, ha anche steso delle osservazioni relative agli errori commessi. “Ci spiace che ancora una volta si giochi sulla pelle degli animali una partita ancora tutta in salita quando la soluzione poteva essere a portata di mano. Ho incontrato, nella giornata di oggi in uno spirito costruttivo come altre volte il direttore Scrp Soffiantini al quale ho ribadito le vecchie nuove problematiche”.

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