Abbiamo appreso che il Governo ha intenzione di presentare tra pochi giorni una Legge sulla Concorrenza che prevedrebbe l’abolizione del Mercato Tutelato dell’Energia: entro il 30 giugno 2015 per il settore gas e le piccole e medie imprese ed entro il 30 giugno 2016 per i consumatori domestici del settore elettrico.
Denunciamo con forza il rischio che il principale effetto di questa misura sarà quello di aggiustare i conti delle aziende energetiche a spese dei consumatori domestici e delle piccolissime imprese.
Vogliamo credere che non sia questa l’implicita intenzione del Governo.
Il superamento del Mercato Tutelato, infatti, eliminerebbe sia il meccanismo dei prezzi di riferimento fissati dall’Autorità per i consumatori domestici che impedisce comportamenti collusivi fra gli operatori.
Le famiglie dovrebbero a quel punto scegliersi un nuovo contratto di fornitura sul Mercato Libero.
L’abolizione del mercato tutelato sarebbe un paradosso, considerando che da anni denunciamo all’Autorità per l’Energia, al Governo ed al Parlamento come il mercato elettrico sia ancora costellato di pratiche commerciali scorrette e caratterizzato da scarsa trasparenza nelle offerte.
Citiamo qui solo di passaggio, ma la questione richiederebbe un approfondimento a parte, il fatto che la scomparsa del Mercato Tutelato farebbe venir meno tutta la regolazione della qualità del servizio ad esso connessa.
Se già è intollerabile che la bolletta degli italiani sia utilizzata come un bancomat è ancor più inammissibile che si trasformi in un meccanismo di remunerazione per le imprese mascherato da libera concorrenza.
Segnalazioni a cura di:
IL MELOGRANO
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