Gloria Capitano ha sette vite come i gatti, e meno male. Non abbiamo ancora metabolizzato, noi, la botta del Babalula chiuso che già la ragazza spariglia le carte e ribalta il tavolo. Dal 21 marzo infatti nasce il progetto Babalula on tour. “Babalula ora vive di identità propria, non è più il nome di un locale ma un’organizzazione mobile”, racconta Gloria, “perché è di per sé un progetto, un prodotto, che sarà itinerante. Dove troveremo posti interessanti proveremo ad organizzare cose”.
E la prima tappa si tiene a Castelleone, come detto il 21 marzo, dalle 22.30 alle 5.00 presso la discoteca Triantan di Castelleone, via Donatori del Sangue 11, zona industriale. Non la conoscete? Beh presto probabilmente la conoscerete bene. Si perché tanto per iniziare si tiene questo momento di passaggio tra una storia e l’altra.
E non poteva che essere Ambramarie, che occhieggia sensuale e spiritosa con un chupa chupa e i capelli blu dall’immagine simbolo della serata. “Ambra la conosco bene e le voglio bene, non poteva che essere lei a segnare questo passaggio”, racconta Gloria.
Ma che locale potrebbe essere questo Babalula on tour? “La mia idea non è modaiola”, concude Gloria, “”io penso ai club di Berlino o di New York storici, dove non si segue la moda del momento ma si cerca di proporre la qualità, soprattutto musicale, dove esiste ancora gente con buon gusto che va nei locali per ballare, sentire bella musica, ma anche relazionarsi. Insomma in mezzo al frastuono del tunz tunz che pare imperare, che relazioni puoi creare? Quel tipo di musica lo ascolti se hai 15 anni o se sei impasticcato di qualcosa, ma noi guardiamo e pensiamo ad altro”.
Insomma una nuova avventura indirizzata al quel pubblico, lo abbiamo raccontato, che è rimasto un po’ senza casa con la notizia dell’addio alla sede di via Diaz a Crema. Un pubblico vero. La pagina Facebook del locale ha 14 mila like, più delle pagine blasonate ad esempio delle testate informative locali. Un pubblico che si era sempre visto nelle serate che dal 2011 hanno contraddistinto la nightlife di via Diaz, che arrivava dalla lunga esperienza del Ritmia di Pianengo. Insomma il Babalula è morto viva il Balalula.
Emanuele Mandelli