Domenica 10 maggio, dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.00 nel chiostri dei Sant’Agostino a Crema, si tiene l’edizione 2015 della fiera dell’abbigliamento etico sostenibile Diritto e rovescio, oltre l’etichetta, giunta alla sua 9a edizione, per la promozione della cultura critica nelle scelte di acquisto del tessile per casa e abbigliamento, con calzature e accessori.
Saranno presenti produttori e artigiani di varie zone d’Italia che esporranno: scarpe, calze, abbigliamento uomo, donna e bambino, abbigliamento sportivo, maglieria intima, biancheria per la casa, filati. La preziosità di questa fiera è che tutti gli espositori adottano parametri di responsabilità etica, sociale ed ambientale: ovvero dedicano particolare impegno al rispetto delle norme di sicurezza e dei diritti dei lavoratori, al tipo di rapporti adottati con i regimi oppressivi, alle forme di presenza nei Paesi del sud del mondo; nonché al rispetto della natura e dei suoi ritmi, al rispetto delle norme e convenzioni internazionali, alle scelte in materia di imballaggi e di riciclaggio, ai test sugli animali.
Durante lo svolgimento della fiera sarà possibile visitare liberamente la Casa Cremasca e la sala Pietro da Cemmo grazie al supporto dei volontari Touring Club. La manifestazione è organizzata dal Gruppo di Acquisto Solidale gassulserio.it di Crema, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Crema e con i Volontari del Touring Club.
Tra le proposte innovative questa edizione vede la presentazione di due progetti:
Progetto “Cuciamo una storia a lieto fine”
Accogliere e aiutare persone che si trovano in difficoltà per vari motivi, in particolare donne e bambini. Con questo obiettivo comune varie associazioni stanno collaborando da tempo sul territorio di Crema: La Casa di Ale Onlus, Volo 7, Passepartout, Associazione Insieme per la Famiglia Onlus, insieme alla Rete Con-Tatto.
Queste associazioni, nella definizione del loro progetto di vita, offrono la prima accoglienza a queste persone in difficoltà, per poi affiancarle e sostenerle lungo un percorso finalizzato all’autonomia anzitutto economica, che ha visto l’avvio di un micro centro tessile, prima in disuso, che consente loro l’accesso al mercato del lavoro. Allo stesso tempo viene organizzato per i loro bambini un laboratorio terapeutico-educativo estremamente innovativo attraverso le favole. In questo modo le donne e i loro figli possono davvero cogliere l’occasione di ritrovare la propria dignità di donne e madri affrancandosi dal disagio economico, psicologico che spesso si accompagnano a maltrattamenti familiari.
Progetto “Marazzi corso di Moda: Collezione sostenibile 2015”
Sacchi di patate che diventano tulle, contenitori per uova che diventano stole, bottoni recuperati che diventano decorazioni e tanti altri materiali di scarto che nelle mani creative di queste ragazze, sotto l’occhio vigile delle loro insegnanti, diventano abiti eleganti ed originali. I capi realizzati con maestria dalle ragazze sono veri capolavori fatti con materiali letteralmente “salvati dalle discariche” e fondi di armadi. Il corso Marazzi risulta all’avanguardia nel proporre una moda nuova e realmente sostenibile