Nei giorni scorsi, tra tanta roba (non tutta simpatica) apparsa sui social forum Facebook, il post (coi profughi che aiutano la collettività salvirolese) allegato di Jacopo Bassi è parso particolarmente intelligente ed illuminante, per la serie non tutto ciò che appare in rete è da buttare o astutamente demagogico.
Si (poiché) volenti o dolenti, il problema dell’accogliere (fino a quando?) i profughi c’è, quindi bisognerebbe forse iniziare a pensare ad accantonare le polemiche trasformando, serenamente, l’accoglienza in un modo alternativo e costruttivo atto a … favorire l’integrazione. Visto quindi che i comuni hanno sempre meno fondi (e in futuro ne avranno ancor meno) da destinare ai lavori di pubblica utilità, perché senza sfruttamenti e degenerazioni non coinvolgere i migranti e i profughi in progetti sociali destinati a costruire?
Stefano Mauri