Fine del mese d’agosto, complice anche il consueto trasferimento delle funzioni amministrative da piazza Duomo a Ombrian(ell)o, i plenipotenziari della funzione pubblica stanno pensando ad altre importanti novità.
Dopo aver annunciato il cambio di marcia ecologico nella gestione del parco auto comunale e dopo aver assunto come punto di ricarica ufficiale le nuove colonnine elettriche che sorgeranno nella nuova pompa bianca (o rossa) dell’ipercoop, è sorta la nuova esigenza di poter dotare il comune di una sede più adatta, meno dispersiva di energia e nello spirito della “Smart città”, più accessibile alla collettività non solo cittadina ma dell’intero comprensorio visto il ruolo assunto dall’amministrazione davanti al rappresentante del governo nazionale.
I locali di piazza Duomo risultano infatti inadatti, inadeguati ad essere collegati in modo efficace alla rete ciclabile sovracomunale e malsani per i dipendenti che ancora in molti uffici non possono beneficiare di aria condizionata e di riscaldamenti termoregolati.
Da qui, la proposta di trasferire tutta la macchina comunale negli spazi liberi all’interno del centro commerciale Gran Rondò, nei locali Agenzia delle Entrate e nelle aree attigue per intenderci, dove si può beneficiare di ampi parcheggi, adeguati collegamenti viari e ciclo pedonali. Si potrebbe in questo modo riunire tutti gli uffici comunali attualmente sparsi in vari spazi cittadini e far cassa con la vendita di quegli antichi spazi che ogni giorno bruciano denaro.
L’ottimizzazione del servizio sarebbe ben evidente, il risparmio anche e inoltre non si perderebbe nemmeno il filo di collegamento con la Curia cittadina vista la vicinanza della sede Caritas, vero centro di potere del cattolicesimo cremasco, inoltre sarebbe altrettanto vicina anche la nascente moschea, così da non penalizzare alcuna religione nella vicinanza e facilità di collegamento. Gli uffici comunali al lavoro cercheranno di completare almeno l’iter amministrativo entro la fine della festa dell’Unità così da poter annunciare l’evento proprio l’ultima sera, al posto dei già soppressi fuochi artificiali.
PiQuadro