Riceviamo e pubblichiamo:

Il bando di SCRP nel cremasco  una questione essenziale, vale centocinquanta milioni di euro e coinvolge centinaia di migliaia di cittadini. Cos“ rispose il sindaco Stefania Bonaldi a chi, giustamente, le contestava le spese pazze in consulenze esterne. Soldi pubblici prelevati dalle tasche dei cremaschi. Stiamo parlando di due studi legali per il bando e un terzo studio per controllare i controllati e di una persona appositamente assunta per coordinare tutti quanti.
Il tutto senza dimenticare le migliaia di euro sborsate per verificare il conflitto dÕinteressi del direttore generale di SCRP con il ruolo di consigliere di amministrazione di LGH.

Nonostante questa pletora di consulenti, oggi la gara  ferma, anzi forse addirittura da cestinare.
Il motivo? Ci sono sentenze del Tar confermate dal Consiglio di Stato, che vieterebbero la partecipazione di Linea Gestioni alla gara di SCRP.  Sentenze che risalgono al lontano 2011 e che giungevano dal vicino Tar di Brescia.
Sentenze, per˜, sfuggite ai super consulenti legali pagati con i nostri soldi.
A questo punto le ipotesi sono due. La prima  che i legali, consulenti della SCRP difesi a spada tratta dal sindaco Bonaldi non volevano che venisse escluso dalla gara il vincitore annunciato: la Linea Gestioni del colosso LGH, che con SCRP  in evidente conflitto di interessi. Oppure siamo di fronte ad una scena fantozziana in cui gli attori protagonisti, soprattutto piddini, si contendono lo scettro del pi incapace.

In ambedue i casi, i cittadini cremaschi ne escono sconfitti. Cosa accadrˆ ora non  dato sapere.
In che modo gli amministratori locali, soprattutto del PD, capeggiati dal sindaco Bonaldi riusciranno comunque ad affidare il servizio da centocinquanta milioni di euro a LGH, stante il divieto emerso dalle sentenze?
LÕalternativa sarebbe quella di perseguire la strategia di Rifiuti Zero, che punta a ridurre i costi dello smaltimento, e quindi a ridurre le tariffe e le tasse e al tempo stesso salvare i cittadini dai tumori conseguenti all’inquinamento dell’aria causati dagli inceneritori come quello della LGH.

Una strategia che  oggetto di una mozione del Movimento Cinque Stelle approvata dal Consiglio cremasco.
Potrebbe essere il momento in cui finalmente la vecchia politica dˆ attuazione alle sue promesse invece di limitarsi ad approvarle.  E’ ora che la Bonaldi, sindaco del Comune capofila del cremasco, si assuma le sue responsabilitˆ e decida come sbloccare la situazione pensando agli interessi dei cittadini e non a quelli della politica che lucra con gli inceneritori.
Da parte nostra possiamo darle un suggerimento utile a dare un segnale forte e chiaro: revochi l’incarico ai consulenti che hanno contribuito a causare questo pastrocchio e chieda loro di risarcire, alla societˆ pubblica committente,  i danni provocati dal loro operato.

Danilo Toninelli
Deputato
MoVimento 5 Stelle

Christian di Feo
Consigliere Comunale Crema
MoVimento 5 Stelle

Alessandro Boldi
Consigliere Comunale Crema
MoVimento 5 Stelle

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