L’incanto della musica di Skriabin per una serata al Festival intitolato al pianista Mario Ghislandi, che ogni anno viene così ricordato dalla sua città. – Ghislandi era il giovane musicista scomparso a soli 25 anni nel 1965. E’ passato ormai mezzo secolo, ma la sua presenza nella vita musicale di Crema è sempre viva nel pensiero di tutti gli amanti della musica.
Quella di Mario Ghislandi è una figura speciale, contraddistinta sì dalla bravura, ma anche da una modestia straordinaria che l’ha fatta apprezzare incondizionatamente da tutti. – Sedeva al suo amato strumento e le sue magiche mani ne traevano dei piccoli miracoli di perfezione. –
Schivo, senza mai un atteggiamento divistico, accoglieva gli applausi con velata timidezza, quasi non fossero rivolti a lui. Chi, come me, ha avuto la fortuna di averlo per amico, sa bene di aver perso davvero un tesoro. – Oggi rivive la nostra ammirazione grazie al Festival giunto alla tredicesima edizione con questo concerto monografico dedicato al musicista moscovita, vissuto dal 1872 al 1915, che si pose in luce come ottimo pianista, tenendo concerti in patria e nelle grandi città occidentali, dove interpretava le proprie composizioni pianistiche. —
L’evento si tiene presso l’Auditorium B.Manenti alle ore 21 di domenica 1 novembre ed è a ingresso libero. – Ascolteremo il seguente programma abbastanza inedito per il pubblico cremasco: Tre Mazurke op.3, Notturno op.5 n.1, 24 Preludi op 11 e Polacca op.21. – Con il brillante curricolo che lo accompagna, Beltrami affronterà certamente la prova con esito positivo e noi restiamo in attesa di acclamare la sua performance.
Eva Mai