Puntuale arriva la lettera di scuse del sindaco Stefania Bonaldi indirizzata a tutti i sindaci del territorio a seguito della mail sfuggita di mano e pubblicata ieri dal Nuovo Torrazzo. Ve la proponiamo così come è stata invitata.
Gentili colleghi sindaci,
in merito all’articolo uscito oggi sul Nuovo Torrazzo in cui viene riportata e commentata una mail della sottoscritta indirizzata ad alcuni sindaci della mia area politica, spero vogliate riportare la ruvidità delle mie parole all’interno delle tensioni che la politica scatena, anche a causa delle pressioni cui siamo sottoposti.
Vi porgo le mie scuse, sincere, lo farò anche pubblicamente e personalmente con voi.
Credo sia utile ricordare che la politica non è un affare privato, riservato solo a circoli chiusi. Quando si discute di interesse generale il dibattito appartiene a tutti, ed è anche serrato e diretto fra noi, tuttavia mi scuso con i sindaci destinatari dell’epiteto “pecoroni”, molti di quali peraltro conosco e stimo. Un termine dettato dalla amarezza del momento, ma del tutto fuori luogo.
Resta il mio giudizio politico, vi sono alcune persone che sembrano avere a cuore istanze più legate al logiche divisive che all’interesse collettivo, non importa se appartengono al mio o ad altri partiti, così come vi sono amministratori, non necessariamente omogenei alla mia parte politica, che mostrano una visione territoriale meno legata a interessi specifici. La politica deve perseguire il bene comune, soprattutto se si vuole coltivare il bene collettivo, dunque invito tutti a guardare il merito del confronto.Vi sono sul tappeto questioni che richiedono lungimiranza, l’oggetto del contendere in questo caso è l’aumento della sicurezza dei cittadini di tutto il territorio cremasco con l’istituzione di varchi e videosorveglianza in tutti i comuni. Operazione oggi possibile usando parte del danaro preveniente dalla partnership LGH-A2A oppure con scelte di finanziamento differenti. Io penso che polverizzare quelle risorse e bocciare il progetto significhi forse sistemare qualche marciapiede in più, ma tenerci gli enormi problemi che pone oggi la sicurezza.. ma avremo modo e luogo per confrontarci.
Quanto alla persona che si è sentita in dovere di divulgare la mail, non credo ci sia molto da aggiungere, gesti che parlano da soli, sarebbe bastato rispondere e manifestare il proprio dissenso, magari altrettanto duramente. È questa politica carbonara e infantile, quella della delazione e mai della proposta, che mi amareggia, ma ne prendo atto e me ne faccio una ragione.Ancora porgo le mie scuse comunque a coloro che giustamente si sono sentiti offesi dalle mie parole.
Un saluto a tutti
Stefania Bonaldi