Bisogna fare una ripresa anche all’articolo sul rinvio dell’assemblea di Scrp. L’attento lettore Luca Phi, che dovremmo assumere come notista politico, rileva commentando la notizia che i varchi elettronici invece che con i soldi di Scrp potrebbero essere pagati dai sindaci che:

La domanda è 1 euro e rotti per l’installazione e 1 euro e rotti per la manutenzione. Facciamo 3 euro a persona per un bacino di utenza Lgh sul territorio di 50 mila persone (arrotondato). Fanno 150 mila euro da suddividere comune per comune. Ma le cifre nell’accordo A2A Lgh erano enormemente superiore. Il problema in questo caso non saprebbe quello dei soldi per i varchi ma quello per cui ogni amministratore ha il sacrosanto diritto di decidere se incamerare i soldi spettanti piuttosto che usarlo per i varchi. In questo caso potrebbe essere la fine di Scrp? O perlomeno una clamorosa sconfitta della linea Bonaldi?

Ci siamo informati meglio per vedere se la nostra affermazione era corretta. Ecco una parte riprodotta del documento che Scrp ha consegnato ai sindaci. Il titolo è Progetto connettività e sicurezza territoriale.

Come si vede dalla prima riga gli abitanti coinvolti sono 160 mila e non 50 mila. Si tratta di tutti i 48 comuni del comprensorio cremasco più quelli cremonesi di confine che fanno parte di Scrp, non solo il bacino di utnza di Lgh.  Le cifre sono esattamente quelle di cui si era parlato.

Il canone annuo di manutenzione sarebbe di 224.800 euro, costo per abitante 1,40 euro più iva. Uguale 1,71 euro. Il finanziamento bancario investimenti è quindi di quasi 2 milioni di euro con una rata annua di 234.807 euro, ergo 1,79 a persona.

Emanuele Mandelli

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