Il Torino Calcio è tanta roba, soprattutto è patrimonio da salvaguardare per quanti amano il football. E lo dico, ahimè nessuno è perfetto, io per primo e soprattutto, da juventino, da sostenitore bianconero che beh, i cugini granata li ha sempre visti con appassionata ammirazione per la passione con la quale seguono le gesta dei propri eroi pagani. Tra le altre cose, il legame tra Crema e il Toro, certamente grazie a Giacomo Ferri, difensore prima, dirigente ora e Bandiera per Sempre del popolo torinista, probabilmente attraverso (pure) Emiliano Mondonico, indiano padano di Rivolta d’Adda e indimenticabile simbolo, in campo e in panchina del blasonato sodalizio oggi rivitalizzato dal presidente Cairo, ecco è stato, è e … sarà sempre speciale.
E’ attivo anche un Torino Club dalle nostre parti e i suoi associati saranno sicuramente felici del fatto che, finalmente, il leggendario stadio Comunale sarà dedicato al Grande Torino, lo squadrone immortale e invincibile tragicamente schiantatosi, (morirono tutti su quell’aereo che tornava da una trasferta e maledettamente si schiantò), sulla collina sabauda di Superga il 4 maggio 1949. Mister Mondonico, per la cronaca uno che meriterebbe di allenare la nazionale italiana, nei giorni scorsi, sulle frequenze di Radio 24, interpellato ad hoc così si è espresso: <Da un determinato punto dell’impianto, precisamente dal centro del rettangolo verde si vede Superga e lì vicino c’è un’altra leggenda, il Filadelfia, il mitico centro sportivo cha sta rinascendo. Ecco del Comunale consacrato agli Invincibili e della rinascita del “Fila”, i tifosi del Toro devono essere felici e onorati>.
Stefano Mauri