Allora il Pinot Nero arriva in Italia grazie al Conte Carlo Vistarino, ne importò le barbatelle dalla Borgogna, intorno al 1850. Cascina Pernice (sito ubicato nell’interno della tenuta Rocca de’ Giorgi) quindi, per la cronaca il vitigno dal quale arriva il prodotto finale in questione, è per così dire la storica, leggendaria madre del Pinot Nero in versione italiana, così come la, realtà vitivinicola interessantissima che ha fatto, fa e farà la storia dell’enologia italica, cantina (e … Rocca de’ Giorgi è la tenuta di famiglia) Conte Vistarino, Eccellenza dell’Oltrepò Pavese (terra dalla straordinarie potenzialità) è la culla ideale per l’omonima, si chiama giustamente Pernice, bottiglia (della settimana) che ci apprestiamo a conoscere.
Il Pernice Igt arriva rigorosamente ed esclusivamente da uve Pinot Nero ed è perfetto per accompagnare selvaggina, formaggi stagionati, piatti a base prevalente di funghi e carni arrosto, compreso gli arrosti tipicamente cremonesi che solo certe osterie della Bassa ancora fanno e sanno fare. Le caratteristiche organolettiche di questo vino?
Il colore è rosso rubino intenso con riflessi granati; i profumi complessi variano dai profumi di viola, passano per sentori di piccoli frutti rossi e arrivano agli aromi terziari di caffè e cacao. Cosa regala alla bocca il Pernice Conte Vistarino? Sapori eleganti di frutta matura, tannini fini e armonici, equilibrio e mineralità fantastica.
Stefano Mauri