Quindi alla fine tanto tuonò che non piovve: causa mancanza di euro da investire, la Musalla, nella capitale del Granducato del Tortello non si costruirà; sì perché la Comunità islamica di Crema, vale dire l’unico ente nostrano che, interessato alla cosa, interloquiva con la Giunta, ecco non ha appunto i soldi per costruire il luogo di culto. Ergo, per la serie … fare i conti prima no? – mentre i Tafani Giganti degni della Miglior Extraordinary Crema, sono tornati attratti forse dalle Tortellate all’orizzonte, ad infastidire i passanti soprattutto dalle parti del viale di Santa Maria della Croce, strada questa a tratti e orari più intasata delle belle Tangenziali di Milano alle ore di punta, tra bordate e giustificazioni politiche, la Musalla non arriverà sulle cremasche rive del fiume Serio. Intanto il Pirata Volante che sorvolava Crema a bordo del suo parapendio, esibendo, incurante dei divieti, strano non si sia fatto un selfie dinanzi al Torrazzo (non il giornale, il monumento in piazza), una bandiera da pirata è stato identificato: se lo farà ancora per lui saranno volatili, pirati pure loro, per diabetici.
E mentre il caldo, offuscato da bombe d’acqua e temporali almeno sino al 21 giugno non arriverà, all’orizzonte si intravedono le tortellate cremasche, noi siamo felici e vedrete che, per Crema Città Europea per lo Sport 2016, che ormai l’Expo è sfumato, il Re Tortello, quast’anno diverrà sportivo. Ma che importa, l’importante è tortellare che noi italiani, cremaschi (razza a parte) quasi compresi, siamo strani: applaudiamo una legge straordinaria ad hoc individuata per licenziare subito i furbetti statali che timbrano e vanno a casa, quando pizzicheranno quelli al bar con l’auto di servizio?- allorquando, come capita nel privato, punire i disonesti dovrebbe essere cosa normale, ordinaria e giusta. Ah… Tafani giganti, in questa Crema fiorita e petalosa, cullateci voi ora che arriva l’estate.
Stefano Mauri