Premessa doverosa, specificando come, ormai da mesi, poteri forti e (certi) politici premano per inserire il Granducato del Tortello, nell’area vasta con Cremona e Mantova, ecco la regione, soltanto a fine settembre dovrebbe, salvo colpi di coda, esprimersi ufficialmente verso le definizioni delle varie aree vaste. Ergo, indire una consultazione referendaria, per carità cosa buona e giusta, per permettere ai cremaschi, (bisognerebbe però portare al voto tutto il Cremasco, non solo Crema), a ottobre, beh quantomeno sarebbe quindi fuori tempo massimo no?

Ciò detto un referendum sul nostro futuro, pur elettorale (che si vota tra meno di un anno), diciamo che in un certo senso sarebbe (anche), respirando a lungo, accettabile a patto che i costi siano già coperti e non servano manovrine aggiuntive o nuove multe da mettere a bilancio. Il Governatorissimo Roberto Maroni detto Bob, ormai più Formigoniano del fu Bellecamicie Formigoni, si farà influenzare dall’eventuale RefTortello? Mah, non saprei, votare tuttavia è sempre mossa democratica alta da incentivare. E … a proposito, restando in tema referendario, perché non indire, così per vedere l’effetto che fa, un RefElection Day globale, inserendo scheda ad hoc per chiedere, chiederci e chiedersi, se la Musalla sia o non sia un’opportunità da calendarizzare e realizzare, non nel breve, ma nel lungo periodo, quantomeno dopo le elezioni?

Stefano Mauri

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