Dal 17 di Agosto in centro a Pandino si cambia verso. La lunga attesa si conclude e sarà possibile misurare finalmente nei fatti l’effetto che il progetto di riorganizzazione della viabilità in centro paese produrrà. Le vivaci polemiche , organizzate da alcuni soggetti di parte che hanno coinvolto centinaia di cittadini, raccontando e alimentando lo spauracchio che chissà quale nefasto destino si sarebbe scagliato contro il paese, potranno confrontarsi con la realtà. Nessuna chiusura, nessun isolamento, nessun impedimento per raggiungere negozi, bar, uffici, esercizi pubblici e attività che offrono servizi ai propri clienti locali e forestieri.
L’amministrazione ha deciso di intervenire, mossa dalla necessità di indirizzare alcuni problemi oggettivi che, dalla riqualificazione di via Umberto I realizzata oltre dieci anni fa, a oggi, si sono intensificati .Il Traffico eccessivo di attraversamento ha prodotto un costante aumento dei disagi: sosta selvaggia, sensazione di insicurezza per pedoni e ciclisti, deterioramento e danneggiamento della pavimentazione e dell’arredo urbano, spazio ridotto per la socialità e l’aggregazione della comunità.
La nuova proposta vuole tutelare l’interesse della collettività negli aspetti sociali ma anche economici, se pensiamo anche solo ai costi delle manutenzioni stradali, a questo aggiungiamo certamente anche la dovuta considerazione sul reparto commerciale e delle attività produttive.
Tutti i cittadini, gruppi spontanei, associazioni, organizzazioni profit e non profit, se ritengono, possono avanzare delle proposte di utilizzo temporaneo del nuovo spazio urbano in centro al paese per realizzare eventi di intrattenimento o di svago, di interesse culturale, sportivo, artistico o anche per presentare in una vetrina all’aperto i propri servizi o prodotti.
Sei mesi di sperimentazione per decidere se confermare l’assetto nuovo o se procedere con modifiche differenti, ora ci prendiamo il giusto tempo per abituarci al cambiamento mettendo in conto qualche iniziale disagio, ma certi di andare incontro ad un effetto positivo e migliorativo dell’attuale stato dell’arte.
Provare per credere.
Maria Luise Polig