L’architetto Massimiliano Aschedamini, dallo scorso mese di luglio è il presidente del Panathlon Club Crema. Ebbene a distanza di due mesi dal suo insediamento, con Lord Max, tra le altre cose leggendario ex presidente (il più vincente della gloriosa epoca gialloblù) del Pergocrema, per fare il punto della situazione abbiamo fatto due chiacchiere. La carne al fuoco è molta, in ballo ci sono anche progetti studiati per provare a rilanciare due aree strategiche cittadine: i giardini di Porta Serio e l’ex cava Ghilardi.
L’intervista è stata ospitata anche dal settimanale MondoPadano…

Cosa bolle nella pentola del suo nuovo corso alla guida della congregazione che raccoglie alcune delle migliori personalità sportive del Cremasco?

Non ho intenzioni di fare rivoluzioni, del resto ho ereditato una situazione viva, radicata sul territorio dal 1962 e numericamente, grazie ai 75 tesserati, valida. Agirò prevalentemente su due fronti, vale a dire la promozione di conviviali con personalità illustri, quindi potenzialmente in grado di attirare il maggior numero di affiliati e gente e, capitolo al quale tengo molto, dare energia all’ambiente cercando, in contemporanea, di attirare giovani. Ai primi di luglio ho inoltre inviato una mail a tutti i soci chiedendo loro se avessero idee, spunti o aspetti da porre alla mia attenzione, da mettere in circolo e in discussione. Posso spiegare un concetto?

Prego.

Chiaramente il problema, quando non entrano in gioco conoscenze dirette, ecco per affidare la serata ad un ospite di grido è quello di garantirgli un minimo di rimborso spese. Così coinvolgendo il disponibilissimo governatore del Panathlon Lombardia (Area 2) Fabiano Gerevini e i circoli collegati, in sinergia con altri club beh ho pensato, rilanciando peraltro un’idea di un collega, di far girare, suddividendoci così le spese, l’eventuale personaggione di turno nelle varie sedi lombarde collegate.

Ha qualche idea concreta all’orizzonte da attuare?

In programma una serata col campione olimpico di ciclismo su pista Viviani e col suo commissario tecnico, il montodinese Marco Villa, ma poi vorremmo allargare, senza interferire con altri per carità, il raggio d’azione del Panathlon pure anche in ambiti culturali e sociali. Ad onor del vero per quanto riguarda il sociale siamo attivi già da parecchio tempo e a breve, coinvolgendo direttamente i governatori delle zone ahimè colpite brutalmente dal sisma, individueremo enti adeguati cui indirizzare gli aiuti.  
Dulcis in fundo, all’amministrazione comunale presenteremo prestissimo due progetti: il primo, attraverso la realizzazione di un percorso vita ipotizzato col Coni, con dieci stazioni di esercizi, individuato per recuperare l’area verde dei giardini cittadini di Porta Serio. L’altro, dagli orizzonti più vasti e complessi, sfruttando pure il laghetto annesso pensato per vivere al meglio la zona, oggi inutilizzata, dell’ex cava Ghilardi, creando un’area interattiva con corsi vela, sub, pesca sportiva, percorsi vita ed eventuali zona concerti all’aperto, dalle parti di via Visconti.

Da ex presidente di un bel Pergo che fu e da calciofilo intelligente, fuori dal coro qual è, cosa si aspetta dal football cittadino.

Alzando lo sguardo fuori dal nostro orticello auguro a Cremonese, Pergolettese e Crema di vincere i rispettivi campionati creando, in questo modo, una situazione unica, meravigliosa, insomma, per farla breve da record. Calcisticamente parlando, il circuito provinciale e locale ha bisogno di energia, un bel filotto vincente dei tre massimi team della provincia sarebbe decisamente il massimo.
Un pensiero, da presidente del Panathlon, sulla situazione “Crema città Europea per lo Sport 2016”?
Il mio predecessore Branchi e in particolare all’epoca, il past president Fabiano Gerevini hanno fatto tantissimo per consentire alla nostra cittadina di vivere, pienamente, questa bella, interessante opportunità.   

Stefano Mauri

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