Pure il quotatissimo Caravaggio quindi, al Voltini, tra l’altro quest’anno tornato a riempirsi di pathos, tifosi, sportivi ed entusiasmo è caduto dinanzi alla Pergolettese allenata da quel fantastico ragazzo, artista prestato al football, che risponde al nome di Paolo Curti. Ergo chapeau al bravissimo trainer lodigiano, ai suoi fantastici ragazzi e al nuovo corso dirigenziale, per la cronaca strada che noi, umilmente da queste colonne auspicavamo da anni, intrapreso dal deus ex machina Cesare Fogliazza, dal presidentissimo Massimiliano Marinelli detto TecMax e dai loro collaboratori.

A proposito, nei giorni scorsi, ufficialmente, il Duck Inn Pub ubicato proprio nel quartiere del Pergoletto, ove nel lontano 1932 la meravigliosa storia canarina iniziò, ecco è diventato un Pergo Club. E per l’occasione, Alice e Nicole le splendide (belle e brave come Max Marinelli) padrone di casa hanno inventato il Chupito Gialloblù. E … sì diciamolo che quest’aria frizzante, dopo anni di venti spenti, intorno al sodalizio cannibale fa assai bene.

Intanto domenica, la Pergolettese (aspettando torni a chiamarsi Pergocrema) andrà ad affrontare il Seregno, un brutto cliente da affrontare col coltello tra i denti e gli occhi da tigre accesi, perché il Monza non molla, ma chi vuole salire in Lega Pro, i conti con il maggiore sodalizio cremasco, fino alla fine dovrà farli. O no?

Stefano Mauri

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