Non importa evidentemente al PD mandare allo sbaraglio i suoi uomini impegnati nelle istituzioni. L’altro ieri ha abbandonato il suo sindaco di Crema sul tema del riordino scolastico, poi le fan fare una pessima figura mandandola fuori “strada” sulla Fondazione S. Domenico, non riuscendo a far dimettere Strada. Le dovremo chiedere noi e dopo aver incontrato uno per uno i soci privati. Ora, tramite una penosa ed insensata giravolta della Bonaldi, sempre il PD ridicolizza l’incolpevole Presidente di SCRP, società a totale capitale pubblico, facendole rinnegare la volontà già espressa dai sindaci, il 14 luglio, di esercitare il diritto di opzione per riacquistare le azioni “depositate a tempo” in Padania Acque Gestioni.
Da quel dì, il sindaco stesso di Crema aveva spiegato, e portato in delibera consigliare, che con il nuovo statuto di Padania Acque Gestione era garantito il diritto di opzione per SCRP di riacquistare le azioni. L’opzione è ora economicamente perseguibile dopo l’operazione LGH-A2A, ma dopo solo 3 mesi da quel 14 luglio, il sindaco di Crema cambia completamente registro. C’è da chiedersi se questi amministratori, chiamati a promuovere e difendere gli interessi generali del territorio, stiano meritando i loro emolumenti se sono semplicemente chiamati a ratificare decisioni prese altrove e precisamente negli scantinati del Partito Democratico.
Si sta buttando alle ortiche un’importante opportunità che consentirebbe ad SCRP, in rappresentanza dei propri comuni e non solo, di essere uno tra i più significativi soci di riferimento dentro Padania Acque, dopo Casalmaggiore e la “ex-Provincia”, che a breve, però, potrebbe dismettere la sua quota pari all’11%. Stiamo rinunciando ad avere maggior peso nella guida e controllo della gestione di Padania Acque Gestione, cosa non indifferente nella determinazione dei piani di investimento sulla rete, anche se formalmente in capo all’ATO.
Che senso ha rinunciare ad essere ancora più determinanti rispetto a Cremona lasciando un’altra volta ed immeritatamente a quest’ultima di menare le danze? Prima dell’estate il sindaco ha cavalcato l’onda dell’area vasta per sganciarsi da Cremona e ora, solo perchè lo vuole il PD, prende opposta posizione, là dove invece il territorio va tutelato. E’ coerenza questa? Già Padania Acque ha preso su di sè i debiti trasferiti con la rete idrica cremonese da parte di AEM, certi gestori di allora continuano a gestire il bene comune, passando al CdA di LGH, e Crema, il suo sindaco e il segretario del PD provinciale stanno a guardare. Incredibile ma purtroppo vero.
I cittadini sappiano che grazie a queste mosse la tariffa dell’acqua pubblica continua il suo incremento, le spese di personale in Padania Acque pure. Può un sindaco su una partita così importante cambiare così posizione? Può amministrare il nostro territorio nell’interesse dei suoi cittadini? Non ne dà neppure motivazione nè al suo consiglio comunale, nè agli altri sindaci e nè in tempo utile per permette di affrontare il tema col giusto passo. SCRP ha sollecitato l’assunzione di delibera già dal 20 ottobre e il sindaco risponde solo il 31 rimandando agli ultimi giorni utili la discussione in merito. Ben sapendo che o il diritto si esercita entro il 25 novembre, con i tempi tecnici di voto e dei consigli comunali, o è perso.
Per vanificare un’opzione così importante, vengono mossi improbabili cavilli legali puntualmente rimandati al mittente, citando la legge Madia o lo statuto di Padania, in barba alle delibere già prese peraltro da altri consigli comunali: o eran sbagliate prima o lo sono ora e qui ancora lei cade. Ma allora che ci stanno a fare i pluri consulenti del sindaco, più o meno a contratto, sulla sua “strada”?
Abbiamo chiesto ed ottenuto l’immediata convocazione della Commissione Garanzia: il sindaco deve dare ragione del suo cambio di idea in solo 3 mesi, senza consultare il consiglio comunale, su una partita così importante per le ricadute economiche ed ambientali sul nostro territorio. Con questo si rischia di vanificare anche il futuro di SCRP. Non basta dire “vogliamo l’acqua pubblica” anche nella gestione e poi rinunciare ad esercitare l’azione di indirizzo e controllo, vanificando così anche il ruolo che si voleva attribuire a SCRP per il futuro.
Il PD ed un’”ignara” (?) sindaca, la Bonaldi di Crema, stanno scientemente dismettendo il cremasco lasciando che a Crema prima l’onorevole di Cremona ci strapazzi sul tribunale ed ora, con l’AD di Padania Acque, ci venga impedito di contare troppo.
Gruppi consigliari Servire il Cittadino, Solo Cose Buone per Crema, FI, NCD