Particolare iniziativa legata al Referendum a Rivolta d’Adda. Fabrizio Lorenzetti ha infatti diffuso un documento contenente i nomi di suoi concittadini che voteranno per il No. Ne da conto il bog AltoCremasco.it. Queste le motivazioni:

Siamo contrari a questa riforma perché riduce la partecipazione da parte dei cittadini alla vita politica, togliendo la possibilità di votare i nuovi senatori e triplicando le firme per poter presentare leggi d’iniziativa popolare. La tanto decantata semplificazione, ottenuta riducendo il Senato a un dopolavoro, non è reale. Sono svariate le modalità d’ingerenza legislativa del Nuovo Senato, che porterebbero gli stessi problemi del Bicameralismo paritario. Il risparmio, ottenuto riducendo i Senatori, è solo dell’8,8%, 48 milioni contro i 540 spesi attualmente. (Si otterrebbe un risparmio maggiore dimezzando lo stipendio di tutti i parlamentari) La riforma del Titolo V, introducendo la “clausola di supremazia”, toglie potere decisionale alle Regioni. In nome dell’ “interesse nazionale”, sarà possibile costruire un inceneritore, una discarica o trivellare una spiaggia, senza che la regione interessata possa intervenire. Anche l’abolizione del CNEL, organo ritenuto, dai più, inutile, sembra dovuta, più che a un risparmio effettivo (circa 3 milioni l’anno), alla volontà di eliminare un ente di indirizzamento e controllo dell’operato del Governo. Il “cambiamento” non è sinonimo di “miglioramento”, tantomeno in questa occasione. Queste sono le nostre ragioni del No

 

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