Obiettivo 2000 firme, ad ora sono un cinquantina. Segnaliamo la petizione lanciata da Giacomo Melin per salvare uno spazio verde di Rivolta d’Adda su Firmiamo.it
Gli alberi guardiani di un parco assistono a molti momenti della vita delle persone. Se potessero parlare, racconterebbero di chi lì ha dato il primo bacio, di chi ha vinto partite a pallone improvvisate, o di chi ha confessato agli amici i propri segreti. Queste sono solo alcune delle cose che possono accadere in un parco. Perciò, dispiace venire a sapere che l’area verde di via 2 Giugno (chiamata da tutti “il Cremo”) sia stata resa edificabile (nello specifico, “zona residenziale estensiva”). Ѐ un vero peccato, perché un Paese è fatto di tante cose. Non solo di strade, piazze, case, semafori, rotonde. I paesi hanno anche un’anima, che si crea con fatica, nel corso del tempo, dalle persone che vi abitano. Anima sono i vicoli pulsanti, i luoghi di ritrovo, la piazza gremita, i parchi: sono questi, in realtà, i punti nevralgici che danno a un semplice agglomerato di case la connotazione di Paese, perché è la nostra interpretazione della realtà che rende speciale ciò che ci circonda. Costruire sul Cremo porterebbe così a cancellare una parte importante della nostra storia collettiva e individuale. In psicologia insegnano che “il tutto è più della somma delle sue parti”, che accostare degli elementi a caso non dà senso al Tutto. Così, costruire case e strade senza curarsi di mantenere l’anima e la storia del paese, è come cercare di unire dei pezzi senza incollarli.
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