Quanto è difficile trovare il silenzio. Soprattutto nel traffico cittadino, o in un consesso di caciaroni filosofi che vorrebbero pontificare su tutto e tutti. Eppure è possibile, è possibile anche pontificare sul silenzio. Ci prova da anni l’architetto dagli improbabili colori, come lo definisce il De Fondulis, ma dalla geniale ispirazione Marco Ermentini.
Qualche tempo fa ha anche messo giù un bell’abecedario dei luoghi silenti intitolato La piuma blu, edito per quelli di Mimesis. L’idea è semplice. Quando si trova un luogo silente si va, si alza il numero dei decibel raccontando quanto è silente e si appiccica il bollino di qualità, che come per le banane è blu: una piuma.
Adesso il libercolo lo presenta. Se volete accaparrarvelo passate il 9 settembre alle 21 al Caffè Gallery. Introduce la serata Anna Maramotti Politi legge delle parti del libro Davide Grioni. E’ la serata numero 94 del caffè filosofico cremasco.
Nel volantino di presentazione frasi roboanti, perfette per una sera del silenzio, tipo “Dobbiamo imparare a vedere il silenzio con gli occhi e riconciliarci con il mondo. È’ una sfida: anche le rivoluzioni si fanno in maniera silenziosa”. Ma fa nulla.
Il libercolo è geniale e Ermentini lo si ascolta sempre volentieri (a tal proposito riproponiamo uno stralcio, ma corto corto, della serata dedicata all’Accademia del Silenzio di un paio di anni fa). Tra parentesi ad Anghiari, sede dell’Accademia del Silenzio, la realtà filosofica fondata da dal filosofo Duccio Demetrio e della giornalista Nicoletta Polla-Mattiot, si tiene pure una scuola, ci andrebbe mandato qualche nostro politico….