Discepolo della cosiddetta enologia purista, pioniere dell’agricoltura biologica, esteta o meglio, artista mecenate dell’enologia 4.0 (quella che guarda fiduciosa – modernamente al domani, ma vivendo bene il presente e rispettando il passato) sì, Riccardo Fratus, cultore dell’importanza della maturazione dei grappoli per il raggiungimento del giusto equilibrio tra Ph e acidità del mosto e del vino, indubbiamente è un Personaggio (iniziale maiuscola omaggio doveroso) da scoprire, studiare, vivere, degustare, rispettare e soprattutto applaudire. Per capirci subito, in fase di sboccatura, il buon Fratus (sperimentatore e anticipatore di tempi e tendenze) non aggiunge nessuna percentuale zuccherina. E questa tendenza la ricorda spesso, volentieri, orgogliosamente e con giusta enfasi.

E ora largo a tutta forza al sorprendente, fantastico, avvolgente e tipicamente … Made in Fratus, quindi Riccafana, Spumante Territori Riccafana “Dodici Piò” Franciacorta Docg Brut Satén.

Ottenuto da uve (naturalmente biologiche) esclusivamente Chardonnay, il colore è giallo paglierino, il perlage fine, persistente, i profumi floreali e agrumati appaiono gradevolmente complessi e decisamente non banali. In bocca poi questo Millesimato Satén stupisce per la piacevole pienezza, sa avvolgere divinamente ed è magistralmente persistente (prerogativa questa di pochi, grandissimi vini). A tutto pasto, per caratterizzare in modo unico e fantasticamente in grado di fissare il momento un aperitivo, oppure in abbinamento ad antipasti padani, ma pure mediterranei, perché no… ecco questo Franciacorta biologico pensato, firmato e studiato da Fratus saprà regalare emozioni che incantano e non stancano. Chapeau!

Stefano Mauri

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