Sabato 6 maggio alle ore 16.30 presso la Sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del Cremasco si terrà la presentazione del volume “La pieve di Palazzo Pignano nella storia e nell’arte”. Il Presidente della Società Storica Cremasca Matteo Facchi avrà l’onore di avere tra le mani e illustrare al pubblico il risultato di un lavoro lungo e complesso di ricerca e di scrittura che ha preso il via nello scorso mese di ottobre.

La Società Storica Cremasca infatti ha organizzato lo scorso autunno, all’interno della chiesa parrocchiale di San Martino a Palazzo Pignano, una giornata di studi che ha provato a ripercorrere la storia della villa tardoantica e della pieve dalle origini ai giorni nostri. Il convegno, grazie agli interventi di una quindicina di studiosi afferenti a diverse università ed enti di ricerca, è stato occasione per raccogliere preziosi spunti e ragionamenti sull’argomento. Ora quegli interventi sono stati raccolti in un prezioso e ricco volume, edito da Scalpendi Editore, curato da Marilena Casirani, Simone Caldano, Matteo Facchi.

Interverrà alla presentazione la Dott.ssa Nicoletta Cecchini della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Cremona, Lodi, Mantova.

Molteplici sono i motivi che hanno spinto l’associazione a realizzare una pubblicazione che possa mettere un punto fermo sugli studi relativi al più importante sito archeologico del cremasco e alla pieve che diede avvio alla cristianizzazione del nostro territorio. Questa pubblicazione vuole innanzitutto ricordare e festeggiare l’anniversario dei cinquant’anni della prima monografia del 1966 a firma di Corrado Verga (Contributi a Palazzo Pignano) dedicata al complesso monumentale. Altri tentativi di sintesi della storia dell’intero complesso risalgono al 1980 e al 2003. Numerosi, invece, sono stati negli anni i contributi dedicati ad argomenti specifici, da ultimo il fondamentale volume di Marilena Casirani del 2015 che ricostruisce le vicende del periodo tardoantico. Alla luce di questi saggi e dei nuovi dati emersi durante i lavori di restauro degli affreschi e della recente campagna di scavi, è giunto il momento di ripercorrere l’intera storia del complesso collocando le nuove scoperte in una visione d’insieme.

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