Mercoledì in una riunione informativa, Scrp ha illustrato ai sindaci soci i risultati della gara d’appalto dell’igiene ambientale e i prossimi passi per la formalizzazione del contratto. I soci hanno appreso  che  la gara è stata vinta  da Linea Gestioni,  che le ditte partecipanti erano due, che sulla dirittura d’arrivo una si è ritirata.  E’ stato precisato che saranno i singoli comuni a firmare il contratto con Linea gestioni e che sarà personalizzato, in quanto ogni socio potrà scegliere i servizi che più gli aggradano.

E qui è stata posta la domanda: poiché i servizi sono divisi in due categorie, quelli base e quelli facoltativi, se i comuni possono scegliere solo tra i facoltativi o anche in quelli di base? Risposta netta e senza esitazioni di Scrp: anche tra quelli di base. E’ stato a questo punto che Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco Vidolasco, ha chiesto un’ulteriore precisazione che ha innervosito un membro del consiglio di amministrazione,  secondo il quale la risposta era già stata fornita. «Repetita iuvant» ha chiosato Grassi.

«Mi spiace – dichiara il sindaco di Casale Vidolasco –  per il battibecco,  ma un consigliere di amministrazione ha l’obbligo di ascoltare e rispondere ai soci e se ascoltava la mia domanda fino in fondo capiva che nessuno aveva risposto al quesito che stavo ponendo. Comunque niente di grave e niente polemiche. Se Sussurrandum me lo concede, colgo allora l’occasione per porre quella domanda nella speranza che qualcuno mi risponda in modo esauriente».

Non sia mai detto che noi di  Sussurrandom togliamo la parola a qualcuno.

«Troppo buoni.  E allora ne approfitto,  ma prima della domanda occorre una premessa.  La seguente: in fase di preparazione di gara ai soci erano state presentate due categorie di servizi: quelli di base e quelli facoltativi.  Ora durante la riunione di mercoledì  è emerso  che tra i servizi di base e servizi facoltativi, di fatto,  non esiste alcuna differenza se anche quelli di base possono essere scelti, diventando pertanto facoltativi anch’essi.  Giusto no? La domanda è la seguente: quale è il motivo della divisione tra servizi di base e servizi facoltativi se, nella pratica, come è stato illustrato mercoledì da Scrp,  entrambi sono facoltativi. E se così è,  quale la ragione di inserire in quelli di base  anche la spazzatura dei mercati che originariamente risultava nei facoltativi?  Operazione quest’ultima, si badi bene, che è  stata imposta con tanto di votazione dell’assemblea  dei soci e che è stata  fonte di  polemiche. Sarei grato a Scrp se spiegasse questa apparente contraddizione tra servizi base e servizi facoltativi che, secondo quanto emerso mercoledì sono entrambi facoltativi. Può essere che abbia capito male, ma al consiglio di amministrazione ricordo che la causa di una comunicazione poco chiara è sempre della fonte. Una ragione in più per ripetere in maniera più intellegibile la spiegazione  poco chiara».

Durante l’incontro è emersa anche la possibilità che alcuni comuni, a parità di servizi, potrebbero ritrovarsi con una spesa per l’igiene urbana, superiore a quella attuale.  Significherebbe un aumento della Tari per i cittadini di questi comuni. Ora quale sindaco approverà una situazione del genere? Ne consegue che il consiglio comunale potrebbe bocciare la proposta di contratto. In questo caso cosa succede? ha chiesto Gabriele Gallina, sindaco di Soncino.  Risposta del tecnico Scrp: si continua con quello vecchio. Risposta che però non ha trovato entusiasta il presidente Pietro Moro.

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