Sì … (pure) calcisticamente parlando, a Soncino, PopBorgo tra i più belli, artistici, magici e affascinanti d’Italia, ecco ultimamente sono successe tante belle cose, fatti svoltanti, mah … probabilmente epocali.
E’ infatti terminata, e al diretto interessato vanno tanti ringraziamenti, l’epoca del bravo presidente Gianni Gallina, al suo posto il noto calciofilo Gigi Zucchetti il quale, in totale sinergia col main sponsor Nanny Grossi (imprenditore illuminato e generoso, luminoso mecenate) e col direttore sportivo (esperto, sul pezzo e grande conoscitore di football) Maurizio Renzini, beh ha formalizzato un programma concreto, denso, pieno di significati e ambizioso assai.
Ah … la Triade biancorossa intanto, nell’ultima intensa fase della recentissima campagna acquisti – cessioni ha lavorato assai bene affidando, al confermatissimo trainer Mirco Goisa una rosa competitiva e in grado di lottare per vincere il campionato di Seconda Categoria.
Ha insomma ampi orizzonti la Soncinese (a proposito: è ritornata pure la storica, identificativa denominazione sociale) forte, tra le altre cose appunto di una proprietà e di un management all’altezza, fedele, tra le altre cose, al fiero, speranzoso, positivo motto ufficiale del Borgo Medievale di Soncino: “Nec Aspera Terrent”, vale a dire … le difficoltà non mi spaventano.
Dove può, o meglio, vuole arrivare la ritrovata Soncinese? Innanzitutto occorre riconquistare i tifosi e la città di Soncino (il comune è già comunque vicino e generoso verso nuovo progetto calcistico: il sindaco Gabriele Gallina, l’assessore Gandioli e la Delegata alla Cultura Roberta Tosetti non fanno mancare strutture, e sostegno) poi si sono fatti concreti passi (Chapeau ai dirigenti) in avanti per impostare un lavoro lungimirante che porti, nel medio – lungo periodo, le Pantere Biancorosse il più avanti possibile che … nulla, allorquando si lavora bene (e da quelle parti lo stanno appunto facendo) è precluso. Capito?
Sì è tornata la voglia di stupire, crescere, vincere e sognare alla Usd Soncinese, club che merita l’Eccellenza e … qualcosina in più. L’importante è non avere fretta.
Stefano Mauri