Sognava di fare il papa, è diventato un campione dell’ateismo. Coccolava l’idea di essere il più famoso di Cuneo, ma suo compagno di scuola era Flavio Briatore, oggi più conosciuto di lui. Venne cacciato dal quotidiano Repubblica – direzione Mario Calabresi – per aver scritto che il fondatore Eugenio Scalfari aveva infiorettato, e molto, un’intervista con Papa Francesco. Se mangia cavolfiori o lattuga, non può fare a meno di pensare alle geometrie non euclidee. Se pensa a Greta Thunberg, si convince che trattasi di una perfetta influencer, come Chiara Ferragni. Se ragiona sul clima, ricorda che le flatulenze degli animali di allevamento sono più dannose dei gas emessi dalle auto. E dice, con immagine potente, che per produrre un solo hamburger si consuma l’acqua che esce da un rubinetto rimasto aperto per due mesi. Questo, e altro, ha raccontato ieri sera il matematico Piergiorgio Odifreddi, da me intervistato in una gremita sala Da Cemmo, a Crema, per la rassegna Imondidicarta, che prosegue (con ospiti di assoluto livello) fino a domenica 13 ottobre.
Così postò nei giorni scorsi, sulla sua pagina Facebook Antonio Bozzo, il Monsieur del vero Giornalismo Italiano. Chapeau!
sm