Multa o non multa, questo è il dilemma. Ovviamente solo per chi la multa deve pagare. In questo caso parliamo specificatamente delle multe per parcheggio negli stalli blu, quelli a pagamento, che a Crema valgono un esborso da 40 euro, sia che l’automobilosta il ticket non l’abbia esposto, sia che questo sia scaduto da una manciata di minuti.

La questione più divertente, perchè ormai nel Belpaese chi ancora puó ride per non disperarsi, è che nel 2008 la Cassazione ha stabilito che queste sanzioni sono legittime, salvo poi nel 2011 aver sentenziato il contrario per quanto riguarda i ticket esposti, ma trovati scaduti al controllo.

E nel 2010 il Ministero delle Finanze ha inviato agli Enti una nota di indirizzo, dove traspare che l’automobilista colto con ticket scaduto debba corrispondere solo la parte di sosta che non ha pagato, non essendo questa evenienza sanzionabile dal Codice della Strada.

Sul parere di queste ultime due direttive i Giudici di Pace di tutta Italia hanno dichiarato illegittime le multe elevate per ticket scaduto.
In alcune città italiane la formula indicata dal Ministero dei Trasporti è già applicata, in altre (la quasi totalità) è tranquillamente e quotidianamente reiterata la vecchia maniera, perchè 40 euro di introiti sono meglio che pochi spiccioli.
A parte la fantastica confusione che regna in materia e che fa capire ancora una volta che in Italia rispettare le leggi è più complicato che altrove, il buon senso dovrebbe essere bussola, mentre è facile vedere gli ausiliari del traffico aspettare a fianco dell’auto che il ticket scada, per essere valorosi foraggiatori delle casse comunali vuote come le tasche dei cittadini.

Al danno si aggiunge la beffa: il ricorso al Giudice di Pace costa quanto i 40 euro della sanzione ed è su questa logica del “sarebbe solo una perdita di tempo in più” che i nostri amministratori confidano e perseverano.
Strada possibile è il ricorso gratuito al Prefetto, con il rischio che, se la multa dovesse essere giudicata legittima, quest’ultima verrebbe addebitata raddoppiata. E nel Paese dei Pastrocchi, dove la legge ha già con sé l’inganno, la certezza della ragione, se pur evidente, non è detto venga riconosciuta.
Ma tant’è, a stare in ginocchio sembra ci siamo abituati.

Barbara Locatelli

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