Ci sono alcune parole che nel nostro dire comune usiamo poco, forse mai. Al mercato, per esempio: della figura del venditore clandestino che tenta di rifilarci una borsa firmata Gucci, sorridiamo e diciamo che smercia “patacche”. Se proprio vogliamo andare giù duri ci scostiamo dall’individuo perché pensiamo che sia un truffatore. Ma se lungo la processione che passa innanzi al questuante ci capita di ascoltare un’espressione del tipo “millanta articoli impropri”, ebbene, uno si ferma un attimo e pensa: “Ma questo qui chi è e che cazzo ha detto?” Il resto viene da solo e, sulla base di un pensiero politicamente corretto, affermeremo in seguito di aver ceduto alla tentazione: “Diamo una mano a quei poveretti e poi, dai, diciamolo, è così carino poter millantare patacche.”
P.Odalico