18 marzo 2014. Titolo de “La Stampa” ripreso da Internet: Cercasi laureati disposti a lavorare gratis. Il caso si è presentato in Valle d’Aosta. Recita il sommario:
“L’Arpa ha lanciato una selezione per trovare due candidati con laurea magistrale. L’impiego è per 24 mesi e non è previsto neppure il rimborso spese.”
Nell’articolo, riprese dal bando, vengono evidenziate le principali caratteristiche necessarie per accedere ai posti disponibili che, considerando la premessa iniziale, invogliano i profani come noi a mandare affanculo chi le ha pensate. Non solo, ma il direttore della suddetta agenzia, che presumiamo non lavori a titolo gratuito, avrebbe dichiarato:
“Segno dei tempi di crisi, è un primo esperimento”,
che tuttavia servirebbe per arricchire il curriculum degli eventuali prescelti.
Che aggiungere? Sfacciataggine, arroganza, impudenza, e via con i sinonimi? Niente di tutto questo, perché sappiamo che chi ha la faccia come il culo è impermeabile alla nostra indignazione. Ci limitiamo a lanciare un appello a coloro che pensano di partecipare a questa raccapricciante farsa: se qualcuno vi chiama “crumiri”, ebbene, sappiate che ha ragione.
Beppe Cerutti