Meritatamente, con la vittoria sulla Cremonese (a fine stagione, in Italy certi risultati ci stanno, ndr) nello scorso weekend, l’Entella è stata promossa in serie B. Ma se a Cremona l’equipe ligure (modello d’efficienza da studiare) non avesse perso, beh allora a festeggiare sarebbe toccato alla Pro Vercelli. Ebbene, la festa dell’Entella proprio non è andata giù al presidente della Pro Vercelli il quale, domenica scorsa, sui mass media si è così sfogato:

“Quella di Cremona non è stata una partita, ma una farsa. Si sapeva come sarebbe andata a finire, del resto è una settimana che mi spiegano cosa sarebbe successo e purtroppo era tutto vero, d’altronde a Cremona c’è una certa consuetudine a questo tipo di cose”.

Ecco queste dichiarazioni, ahimè purtroppo tipiche del calcio italiano (movimento tutto sballato da rivedere, a tutte le sue latitudini, ndr), fanno male allo sport del pallone. Il patron della Pro avrebbe fatto miglior figura a congratularsi col collega ligure, oppure a stare zitto.

 

Stefano Mauri

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