Grandioso a Offanengo è il caso di dire! Già, come riportato, nei giorni scorsi, dal ‘Sole 24 Ore’, la Vhit, (dinamica azienda offanenghese, provincia di Cremona, attiva nell’Automotive) punta ad arrivare a un controllo della produzione che individui solo i pezzi davvero difettosi, eliminando il rischio di buttare anche quelli perfetti: l’umano partiva da una percentuale di errore fino al 15%, il robot ha ridotto il falso scarto al 2%, il controllo ottico intelligente scende a 0,2% e ora impara dai suoi stessi errori per arrivare a zero. Ma l’intelligenza artificiale non si ferma qui in questa azienda di componentistica automotive da 600 dipendenti: “La linea di produzione è un insieme di macchine che devono suonare all’unisono, come un’orchestra. Il bilanciamento dell’impianto è fondamentale: fino a ieri veniva fatto una volta a settimana, oggi l’algoritmo monitora e corregge secondo per secondo. Così la produttività può migliorare anche di cinque-sei punti l’anno”. Così ha sintetizzato, l’ingegner Corrado La Forgia, general manager di Vhit, nonché vicepresidente di Finmeccanica, al ‘Sole’.
stefano mauri