Noto che c’è ancora molta confusione e animosità sul tema Halloween e dintorni.

Io penso che occorra distinguere innanzitutto la tradizione celtica (pagana) che si rifà a Samhain (con le sue derivazioni e influenze nei secoli successivi) dal culto cristiano dei defunti, che è ben altra cosa.

Del resto, l’avvento di Cristo ha diviso in due la storia.

Vanno inoltre distinte le antiche tradizioni/leggende (anche quelle che si sono protratte nei secoli) dal consumismo sfrenato e dalle feste/pagliacciate che vediamo in giro da alcuni anni nelle nostre città, importate per lo più dalla società americana e che non sono paragonabili né alle tradizioni celtiche, né al culto cristiano.

E non sottovalutiamo il pericolo del satanismo, purtroppo diffuso nel mondo, che approfitta di queste ricorrenze per i propri fini.

Dopodiché mangio volentieri la zucca come prodotto tipico del mio territorio e della stagione autunnale, come le castagne e il vin brûlé. Se mi offrite un genuino dolcetto per festeggiare i Santi lo accetto (non venitemi però a suonare il campanello, magari vestiti da scheletri o streghe perché non vi apro!).

E comunque il primo di novembre festeggio i Santi e il due di novembre commemoro i defunti visitando il cimitero e pregando per tutti i morti

 

Così parò, o meglio, postò via social la poetessa, scrittrice, organizzatrice di eventi ed ex assessore alla Cultura della Lombardia Cristina Cappellini da Soncino.

stefano mauri

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