Catturata nello sguardo di questi libri polverosi, mi lanciano sguardi maliziosi
Il pulviscolo nelle narici il panico negli occhi.
Raptus in arrivo…si disperde come un bambino in un bosco sconosciuto fra le ombre pesanti di querce marce.
Questa non è solitudine,
Il vetro di pellicola inganna la tua innocenza. Si prende insolentemente gioco di te.
I tasti delle macchine da scrivere schioccano come le frecce dell’orologio racconti vuoti,tempo quasi scaduto.
Manoscritti su lenzuola sporche
Il suo profumo ancora inciso sulle pagine come un marchio a fuoco sulla pelle candida di una vergine.
Affreschi,capolavori,profumo di legno,le porte sono serrate! Il desiderio spinge,brucia i palmi e ti conduce verso il peccato,vuoi aprirti,vuoi abbattere quelle porte con tutta la forza che non hai mai osato utilizzare.Un cancro divora la tua forza come un povero cervello in trappola alle metastasi,dipende tutto da te. Il tempo ormai è scaduto,sono tutti fermi,la frenesia gioca con te sei il suo burattino preferito, i palmi continuano a bruciare rischi di dissolverti,sei cenere,sei debole e le finestre sono in pellicola basta un rumore per svanire nel nulla senza lasciare nemmeno una traccia.
Ariya Karatas