Questa poesia fu dedicata nel 2003 al campione di pugilato (pugile professionista) Silvano Usini, per la cronaca uno dei pochi italiani ad affermarsi, tempo fa, nello sport espugnando Parigi. Ebbene, oltre ad un nuovo tributo all’ex puglie Usini e al pugilato nostrano, oggi, il “Campione” è dedicata ai cosiddetti sport figli di un Dio minore e a quelli sportivi puri (dirigenti o praticanti) che non usano lo sport (ahimè ce ne sono pochi a Crema) come passerella personale per apparire sempre sui giornali, ma come palcoscenico sociale collettivo:

 

Campione

 

Scende dal ring

Il campione,

Fanno male i pugni

Ma che ferisce

E’ l’indifferenza;

Lascia da grande

Il combattente

Una vita intensa

Sempre di corsa

Da boxeur puro:

Uomo vero tra i falsi

In un mondo

Ingiusto e duro

Talvolta più della boxe

 

Stefano Mauri

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