Un grande ritorno a Crema, sabato, 14 giugno, presso l’Auditorium Manenti, ore 21, la pianista Lucia Bolzoni terrà un interessante concerto, dopo dieci anni di assenza dalla scena cittadina, con un programma davvero allettante . Trepida attesa per questo rendez-vous, occasione ricca per ascoltare : Fryderic Chopin, Berceuse, ninna nanna in cui il basso ripete ostinatamente un disegno ondeggiante, quasi cullante. Quindi Fantasia in fa minore Op. 49, pagina che rivela la vetta più alta dell’arte chopiniana, insieme alla quarta Ballata e alla Barcarola, per la ricchezza di linguaggio e di forma. Ed ecco il Grande Valzer brillante Op.34, n1, brano notissimo, dalle incantevoli melodie e di carattere profondamente romantico. La prima parte della serata si concluderà con un celebre autore russo: Seghej Rachmaninov, del quale scolteremo due dei 24 Preludi, Op 32,n12 e Op.23 n 5. Due pezzi molto eseguiti, scritti dall’autore per poterli usare come bis a conclusione dei suoi recital leggendari.
Nella seconda parte del concerto ecco l’Impressionismo con Deux Arabesques di Debussy, pervase dalle atmosfere rarefatte del Liberty, ricche di arpeggi e pianissimi impercettibili, che ci consegnano tutto il fascino dell’autore francese, fondamentale per la storia e l’evoluzione del pianismo. Se è vero che l’uomo ha bisogno di sognare, la musica di Debussy è perfetta per calarlo nella dimensione onirica. A seguire un altro francese, Maurice Ravel, (chi non conosce il suo Bolero?) grande compositore che condivise la battaglia antiwagneriana col precedente, conoscitore profondo dell’orchestra e dotato di una speciale sensibilità per il timbro. La pianista ha scelto Jeux d’eau, di cui apprezzeremo la linearità della costruzione e la delizia dei colori cangianti, di gusto un tantino decadente, che però è anche tutto il fascino della composizione.
Forse a qualcuno questi due raffinati musicisti richiameranno la preziosità di Klimt e qualche aspetto del gusto della Belle Epoque…ma certamente saremo trascinati dalla malia di queste pagine immortali. In chiusura il fascino magiaro di Ferenc Liszt in Un sospiro (studio da concerto) e, da Annèes de Pélerinage, Gondoliera e Tarantella. E qui ci travolgerà lo sfavillante virtuosismo del famoso pianista ungherese, certamente affrontato dalla Bolzoni con tutta la vitalità e il temperamento che richiede. Per i cremaschi questa artista è una conascenza di lunga data, infatti Lucia Bolzoni è nata nella nostra città.
E’ figlia d’arte annoverando in famiglia due musicisti e il tenore Guido Volpi. Inizia gli studi presso l’Istituto L.Folcioni sotto la guida del M° Piergiorgio Frati e si diploma al Conservatorio G.Verdi di milano. Perfezionatasi con i Maestri Mozzati e Badura-Skoda, si dedica all’insegnamento della Musca alle scuole superiori, tenendo anche concerti in varie città. Si esibisce come solista con le orchestre del Teatro “Angelicum”, dei “Pomeriggi Musicali” di Milano, al Festival Internazionale “Città di Monza”, nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Milano. Alcuni suoi concerti sono stati trasmessi dalle emittenti radiofoniche della RAI. A sabato sera.
Eva Mai